a "fatti e misfatti"

Caso Etruria, Renzi: "Sulla Boschi decideranno gli elettori, fare chiarezza su sistema banche"

Sul bonus di 80 euro: "Vorrei estendere quella misura a chi ha figli ed è in difficoltà"

21 Dic 2017 - 19:02
 © tgcom24

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"L'Italia è il Paese che ha più potenzialità a livello europeo e mondiale". Lo ha detto Matteo Renzi a Fatti e Misfatti su Tgcom24, aggiungendo che "l'Italia sta meglio di prima". "E' tempo di ritornare a parlare delle questioni di merito", dice il segretario Pd, precisando, sul sistema banche, che "in molti hanno sbagliato ma pagano i cittadini". "La commissione d'inchiesta serve a capire chi ha sbagliato, a fare chiarezza", ha affermato Renzi.

"Dimissioni Boschi? Non esiste, giudicano elettori" - Renzi, intervistato dal direttore Paolo Liguori, è tornato anche sul "caso" Boschi. "Un politico si fa giudicare dai cittadini quindi saranno le elezioni a giudicare se qualsiasi politico, non solo Boschi debba tornare in Parlamento. E' una discussione che non esiste". "Condivido le parole della Boschi sulla stampa: credo che chi ci segue da casa può avere il giudizio che vuole su questa storia ma parliamoci chiaramente. Pensiamo davvero che tutta la questione bancaria italiana sia risolta sulla base di incontri legittimi non perché lo dice Boschi ma perché lo dice chi ha partecipato a quegli incontri?".

Etruria, "giusto chiarezza, ma no profili penali" - Quella di Banca Etruria "è una vicenda priva di conseguenze penali. E' giusto fare chiarezza, perché chi ha sbagliato sulle banche paghi davvero", ha spiegato Renzi.

"Bruciati 44 miliardi, surreale dare colpa solo a Etruria" - "E giusto fare chiarezza perché chi ha sbagliato sulle banche paghi davvero e mi sembra surreale che la colpa sia solo di una piccola banca di provincia". "Le banche - ha ricordato Renzi a Tgcom24 - non sono il problema principale del Paese. Ma sono stati bruciati, tra il 2011 e il 2016, 44 miliardi di euro e la colpa sarà sicuramente di chi ha rubato. Ma chi ha rubato deve essere giudicato senza scorciatoie nei tribunali. Sarà anche colpa dei politici che non hanno capito in tempo e degli organi di vigilanza che non hanno vigilato, degli amministratori che non si sono accorti... Io chiedo soltanto: chi paga il conto di questi 44 miliardi? Sono stati i risparmiatori. Una politica seria deve avere il coraggio di togliere la polvere e non buttarla sotto il tappeto".

"Ora tutti d'accordo con 80 euro, io per estenderli a chi ha figli" - "Sugli 80 euro mi hanno massacrato, mi hanno detto 'ah, sono una mancia elettorale'. Ma poi son tre anni che arrivano e ora nessuno vuole toglierli". "Per combattere la povertà - ha sottolineato Renzi - bisogna creare posti di lavoro e aumentare gli stipendi a chi non arriva alla fine del mese. Io voglio estendere gli 80 euro a chi ha figli", ha aggiunto.

"Sede Ema? Mi mangio le mani ma Gentiloni ha fatto bene" - Sulla sede Ema non assegnata a Milano ma ad Amsterdam, "mi mangio le mani". Renzi tuttavia non ha polemizzato con il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni: "Avrei fatto tutto quello che lui ha fatto, non cado nella polemica".

"Media interessati a persone, cittadini al merito" - "Sono profondamente innamorato di questo Paese. Ogni volta che penso all'Italia non penso alla polemicuccia che leggo sul giornale, ma all'enorme potenziale che ha nei prossimi anni". "C'è grande curiosità dei cittadini sulle persone di merito - sottolinea - . C'è un aspetto personale, per cui un giorno ti esaltavano e poi ti attaccano. Ma io non trovo nessuno, camminando per la strada e vivendo la vita normale, che mi domanda di me. I giornali, i media, i talk, parlano solo delle persone. Io vivo questa fase con grande libertà personale, ma utilizzando questo periodo entrando sulle proposte".

"Porterò in tv cartina Italia con cose fatte" - "Se io portassi in uno studio televisivo una cartina dell'Italia con tutto quello che abbiamo finanziato e fatto nel Paese... Prima o poi il gioco della cartina lo farò", ha ricordato Renzi. "Il Paese sta un po' meglio di prima, non bene ma meglio di qualche anno fa: all'inizio del mio governo eravamo a pari merito con la Grecia in zona retrocessione. Oggi ce la giochiamo per la Champions, non dico che siamo da scudetto", ha rivendicato il leader del Pd.

"Pd se la gioca con M5s, scommetto saremo primi" - Renzi ha affrontato anche il tema delle prossime elezioni. "C'è un unico modo perché il dibattito esca dai palazzi del potere e vada nelle mani dei cittadini: le elezioni. E la partita per il primo posto è a due. O primo partito sono i Cinque stelle, o il Pd. Un sondaggio Swg dice che M5s è al 25,7%, il Pd al 25,0%, una distanza minima. Nei prossimi mesi ce la giochiamo fino all'ultimo giorno per essere primo partito e io penso che lo saremo: scommetto una bella bistecca alla fiorentina con vino toscano".

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