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Sono pienamente utilizzabili, nel processo in corso davanti al Csm, le intercettazioni acquisite tramite il trojan inoculato nel cellulare di Luca Palamara. Lo ha stabilito il collegio disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. La difesa di Palamara si era opposta. Le registrazioni riguardano le conversazioni sul "risiko" delle nomine nella Procura di Roma, avvenuto tra l'8 e il 9 maggio 2019 presso l'hotel Champagne nella Capitale.