POLEMICA NON SI ASSOPISCE

Caso Raggi,Libero replica al M5S con nuovo titolo: "Pistola fumanti"

Il quotidiano di Feltri "spulcia" nella storia del M5S e tira fuori tutti gli attacchi sessisti e omofobi di Grillo da quando è sceso in politica

11 Feb 2017 - 07:47

Libero apre l'edizione odierna, dopo la bagarre in seguito al titolo rivolto a Virginia Raggi, con un altro titolo provocatorio: "Pistola fumanti". "Gli educati inventori del Vaffaday ci mettono alla gogna e la sinistra si accoda accusandoci di sessismo - si legge nel sommario che accompagna l'editoriale di Vittorio Feltri -. Ma quando riservammo a Ruby la medesima copertina dedicata alla Raggi nessuno si lamentò. Al solito, due pesi e due misure".

Libero fa le "pulci" a Grillo - Non ci stanno i redattori e il direttore di Libero a passare per quelli che offendono gratuitamente e passano al contrattacco. Libero prende di mira direttamente Beppe Grillo, l'inventore del Vaffa day e soprattutto colui che attraverso tweet al vetriolo e immagini che sfioravano (o superavano) il cattivo gusto.

Il video contro la Boldrini - E via con la lista di personaggi presi di mira dal leader del Movimento 5 Stelle. Si parte con la presidente della Camera Laura Boldrini, quella volta che su Facebook Grillo si chiedeva "cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?" e lui linkava un video sotto il quale i commentatori si scatenavano, dicendosi pronti o a "trombarla" in prima persona o a "portarla in un campo rom e farla trombare con il capo villaggio". Libero bacchetta contestualmente la Boldrini che ora "dimentica" quell'episodio.

Maria Elena Boschi e Debora Serracchiani - Poi si passa all'ex ministro e ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi. Grillo, ricorda Libero, aveva ritwittato un post non proprio sobrio secondo cui il vero lavoro dell'allora ministra delle Riforme era battere sulla strada. Non fu l'unica donna del Pd presa di mira, ci fu anche Debora Serracchiani, accusata sul blog di avere troppi incarichi e rilanciando il tweet di un militante che recitava "#SerracchianiBugiarda stuprati le orecchie".

Rosy Bindi - Nel 2012, invece, toccò a Rosy Bindi che fu definita da Grillo "una sessuofobica nonché una povera sfigata che non aveva mai conosciuto i piaceri della carne". "La Bindi", scrive Libero "dicevi che aveva problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti. Vade retro, Satana. Niente sesso".

Mara Carfagna, Ruby e Nicole Minetti - E poi si passa anche da Silvio Berlusconi. Il giornale di Feltri ricorda quando Grillo postò un fotomontaggio di dubbio gusto con Mara Carfagna, Ruby e Nicole Minetti che si toccavano gli attributi, in compagnia di Gad Lerner, che a sua volta si toccava le mutande.

Rita Levi Montalcini - Anche il premio Nobel Rita Levi Montalcini è citata nell'articolo di Libero. Nel 2001 l'allora 92enne fu nominata senatrice a vita, ricorda Libero. E Grillo la accusò di aver ricevuto il premio Nobel solo perché al soldo di una casa farmaceutica che le aveva comprato il premio, e chiosando in modo invero elegante: "Vecchia puttana!".

Nichi Vendola - E Libero prosegue, accusando Grillo di misoginia ma anche di omofobia. La prova portata dal quotidiano è l'attacco contro Nichi Vendola per il suo vitalizio. Prima il post con l'hashtag #BabyVendola, contro la sua baby-pensione, e poi ritweet di "Vendola vaffanculo! Ah no, ti piacerebbe".

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