Un secondo video coinvolge, nuovamente, il conduttore di Report. I parlamentari azzurri chiamano in causa i vertici di Viale Mazzini e la Vigilanza: "Interrogativi inquietanti sul suo metodo, serve chiarezza"
Ci sono "interrogativi inquietanti sulle modalità con le quali il conduttore di Report acquisirebbe il materiale delle sue inchieste", e per questo servono delle riposte urgenti. Ecco perché il caso Ranucci è stato portato in Parlamento dai deputati di Forza Italia che in una lettera chiamano in causa i vertici di Viale Mazzini e la Vigilanza per fare chiarezza sul metodo del giornalista. A "incastrarlo", nuovamente, la pubblicazione di un secondo video diffuso da Il Riformista nel quale si sentirebbe il conduttore millantare rapporti con i servizi segreti per aver in cambio materiale scottante su Flavio Tosi.
"In sostanza apparirebbe una modalità consolidata quella di concordare l'invio di materiale anonimo da parte di sconosciuti (coperti da società di comodo o prestanome) a fronte di un contemporaneo invio di materiali inutili e inutilizzabili pagati dalla Rai con una fatturazione, per così dire, quantomeno fantasiosa se non fittizia". Così scrivono nella missiva inviata al presidente della Rai, Marinella Soldi, e all`amministratore delegato, Carlo Fuortes i Commissari di Forza Italia presso la Commissione di Vigilanza Rai Paolo Barelli, Maria Alessandra Gallone, Maurizio Gasparri, Patrizia Marrocco, Andrea Ruggieri e Renato Schifani.
"La questione, se fosse confermata - proseguono -, solleva inquietanti interrogativi: i contribuenti pagherebbero con il canone l'acquisto di materiali inutili che sarebbero alcune volte addirittura forniti dal compratore con una evidente partita di giro? E ancora, se cosi' fosse, come sarebbero verificati e vagliati i materiali anonimi se nessuno ne conosce la provenienza e non è tracciabile chi li ha realizzati e con quali modalità?"
Il video in questione mostra il vicedirettore di Rai1 a tavola in una trattoria con due persone, a lui sconosciute, che sono arrivate a Roma dal Veneto con l’intento di consegnare filmati hard sull'allora sindaco di Verona, Flavio Tosi. E in quel contesto Ranucci parlerebbe di rapporti disinvolti con i servizi segreti e di un loro interesse su questo genere di materiale compromettente.
Dunque, conclude la lettera dei parlamentari azzurri, "chiediamo quali iniziative si intendono intraprendere per accertare l'esistenza di tali modalità operative che, se confermate, sarebbero di estrema gravità. Ringraziando per l'attenzione, chiediamo inoltre di comunicare alla Commissione di Vigilanza RAI le risultanze dell'indagine e se necessario rendere la Commissione stessa edotta delle eventuali iniziative da intraprendere presso le autorità competenti".
Dopo la lettera di Forza Italia, "il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica ha fissato un'audizione per mercoledì 16 febbraio alle ore 13". Lo ha reso noto il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir.