"NON PER QUESTIONI LAVORATIVE"

Russia-Lega, spunta un secondo uomo: "Ho visto Salvini ma sempre in pubblico" | Presto sarà convocato in Procura

Meranda, avvocato di una banca d'affari, racconta la sua verità sul caso finito nel mirino dei magistrati. Salvini nella capitale russa per 9 volte in 4 anni. Il vicepremier: "Si indaghi, facciano in fretta"

13 Lug 2019 - 20:57
 © lapresse

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Dopo Gianluca Savoini, spunta un secondo uomo nella bufera sui presunti fondi russi alla Lega. Si tratta di Gianluca Meranda, avvocato, che avrebbe partecipato, come rappresentante di una banca d'affari, all'incontro di ottobre 2018 a Mosca con Savoini sull'acquisto di prodotti petroliferi di origine russa. Si tratta dell'appuntamento finito nel mirino dei giudici di Milano. E a quel riguardo dice: "Non posso dire di non aver mai incontrato Matteo Salvini, ma non è stato per questioni professionali. Visto il ruolo di ministro che lui riveste, posso dire di averlo incontrato in occasioni pubbliche".

Salvini: "Le indagini facciano il loro corso" - Dopo le ultime rivelazioni sul caso, Matteo Salvini auspica "che le indagini facciano il loro corso con la massima tranquillità" e chiarisce: "Io parlo di vita reale" per sottolineare: "C'è un'indagine, viva l'indagine, facciano in fretta. Io vado in Aula a parlare di quello che succede realmente, non di supposizioni e fantasie".

Meranda e l'appuntamento dell'ottobre 2018 al Metropol - Aggiunge Meranda: "Visto il ruolo di ministro che lui riveste, posso dire di averlo incontrato in occasioni pubbliche". Insomma, Meranda conferma di averlo visto e in una lettera al quotidiano "La Repubblica" precisa: "Quella trattativa sul petrolio ci fu, ma non si perfezionò". Il riferimento è al 18 ottobre 2018 quando, al Metropol Hotel di Mosca, proprio Savoini e altri due italiani incontrarono gli emissari russi su una presunta trattativa per i 65 milioni di dollari di un affare petrolifero.

La Procura sentirà a giorni Meranda - Su quella vicenda la Procura ha fatto sapere che convocherà Meranda a Milano nei prossimi giorni, non si sa ancora se come indagato o come persona informata sui fatti. "Ho partecipato alla riunione all'Hotel Metropol di Mosca e ho conosciuto Savoini...", scrive l'avvocato internazionalista nella lettera sostenendo di essere il "Luca" delle intercettazioni. E chiarisce: "Indicato come il 'banchiere Luca' nelle intercettazioni che riguardano l'inchiesta 'Moscopoli', sono in realtà un avvocato internazionalista che esercita la professione legale da più di 20 anni tra Roma e Bruxelles, anche nel ramo del diritto d'affari".

La lettera parla poi di clienti dello studio tra cui figurano compagnie petrolifere e banche di affari. Conferma di aver conosciuto in quell'occasione "Savoini" apprezzandone "il disinteresse personale" e conclude sottolineando che "la compravendita non si perfezionò", precisano di essere pronto a spiegare ai giudici tutto quello che sa.

Salvini, i viaggi a Mosca e Savoini - Intanto ilfattoquotidiano.it cerca di far luce sui viaggi del leader leghista in Russia. E scrive che in quattro anni il segretario del Carroccio è stato nove volte a Mosca, e sempre con Savoini. Il 17 novembre 2014 lo stesso Salvini, parlando con il sito "International Affairs", definisce il presidente di Lombardia-Russia "my official representative": ed è proprio Savoini che, il 18 ottobre scorso al Metropol Hotel di Mosca, ha parlato con tre russi di un presunto finanziamento di 65 milioni di dollari alla Lega, finendo per questo indagato per corruzione internazionale dalla Procura di Milano.

Tutti i viaggi a Mosca - Ma ecco tutte le date dei viaggi di Salvini a Mosca, secondo la ricostruzione del sito. Dal 10 al 15 ottobre 2014 il leader leghista sarebbe a Mosca per ribadire, ad esponenti di istituzioni russe, la sua contrarietà alle sanzioni occidentali. Con Savoini che annuncia all'Ansa l'incontro "con il presidente della commissione Esteri della Duma Aleksei Pushkov e con il ministro russo per la Crimea Olev Saveliev", prima di una puntata in Crimea.

Due mesi dopo, l'8 dicembre, Salvini sarebbe di nuovo a Mosca con Savoini per la conferenza economica "Russia-Italia: salvare la fiducia e la partenership". Qualcuno gli chiederebbe se si aspetta soldi per la Lega e la sua risposta, riportata da "Repubblica", sarebbe: "Non cerco regali, ma un prestito conveniente come quello concesso alla Le Pen lo accetterei volentieri". Per aggiungere a Radio Padania: "I comunisti sono andati per 50 anni a Mosca e tornavano pieni di soldi". Il terzo viaggio sarebbe il 14 febbraio 2015, con Salvini che avrebbe incontrato "esponenti politici, culturali e imprenditori. Tra gli altri, il reponsabile dei rapporti esteri del partito putiniano Russia Unita Andrey Klimov, come rende noto Gianluca Savoini". E arriviamo al quarto viaggio, il 24 febbraio, con Salvini intervistato da Sputnik News.

Il 17 dicembre Salvini vola di nuovo a Mosca, e secondo l'Ansa ad accompagnarlo ancora una volta Savoini. Il 28 giugno 2016, al convegno di Russia Unita a Mosca, a rappresentare la Lega è Gianluca Savoini, riporta Sputnik News. Il 19 novembre a Mosca arriva Salvini per la sua quarta missione russa e Savoini a Sputnik News dice: "Insieme a Salvini è la quarta visita in due anni". Il 6 marzo 2017 Salvini sarebbe tornato a Mosca per firmare un accordo con Russia Unita e a confermarlo a Sputnik News ecco ancora Savoini.

Arriviamo ai tempi del governo gialloverde, con il vicepremier che, il 15-16 luglio 2018, è a Mosca per la finale dei mondiali di calcio Croazia-Francia. Ancora una volta è Sputnik News a riferire che con lui c'è Savoini, mentre una sua portavoce l'11 luglio manda a Repubblica questa dichiarazione: "Gianluca Savoini non ha mai fatto parte delle delegazioni ufficiali in missione a Mosca con il ministro né a quella del 16 luglio 2018 né a quella del 17 e 18 ottobre dello stesso anno". Ma Savoini il 17 luglio dichiarava ancora a Repubblica: "Ho sempre fatto parte delle delegazioni in Russia di Salvini sin da quando veniva in visita nella Federazione come segretario della Lega. Visite che ho contribuito a organizzare". E si arriva al fulcro della bufera Moscopoli, agli incontri del 17 ottobre, quando Salvini vede il vicepremier Dmitry Kozak a Mosca, e al 18, con Savoini che parlerebbe al Metropol Hotel con tre uomini russi del presunto finanziamento alla Lega, colloquio raccontato a febbraio dall'Espresso di cui il sito americano Buzzfeed ha divulgato l'audio.

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