Si voterà presumibilmente tra la fine di marzo e l'inizio di giugno, mentre il Consiglio dei ministri delibererà entro sessanta giorni
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La Cassazione ha dato il via libera al referendum confermativo sulla legge sul taglio dei parlamentari. Il quesito referendario sul provvedimento costituzionale che "modifica gli articoli 56, 57 e 59" è, per gli ermellini, "conforme all'art.138 della carta", quindi legittimo.
Cdm entro 60 giorni - L'ordinanza che dà il via libera alla richiesta è stata depositata dall'Ufficio centrale per il referendum della Suprema Corte. Si tratta ora di stabilira la data del referendum: la convocazione spetta al Presidente della Repubblica, che lo deciderà con un suo decreto "su deliberazione del Consiglio dei ministri". Il Cdm sarà convocato appositamente per questo scopo entro 60 giorni. La richiesta era stata sottoscritta da un fronte di 71 senatori contrari alla riduzione di 345 poltrone parlamentari: tra questi anche un esponente M5s.
Referendum tra fine marzo e inizio giugno - Entro due mesi Palazzo Chigi deve dunque decidere in quale data convocare le urne e la decisione va presa in un periodo compreso tra i 50esimo e il 70esimo giorno successivo allo svolgimento del Consiglio dei ministri. Si dovrebbe quindi votare tra gli ultimi giorni di marzo e la prima domenica di giugno.