Fase 2, ristoranti e bar si preparano alla riapertura: distanze, mascherine e pulizie
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Il viceministro dell'Economia posta su Facebook i messaggi offensivi ricevuti per le parole sugli imprenditori che dovrebbero cambiare mestiere. Il prestigioso gruppo editoriale enogastronomico si schiera al suo fianco: "Le sue parole travisate"
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Laura Castelli ha mostrato in un post su Facebook la valanga di insulti ricevuti dopo una sua dichiarazione sulla crisi della ristorazione. "Se una persona decide di non andare più al ristorante bisogna aiutare l’imprenditore a fare un’altra attività", aveva detto il viceministro dell'Economia provocando rabbia e indignazione soprattutto sui social. In sua difesa interviene anche Gambero Rosso: "Ha ragione, le sue parole sono state travisate".
Le parole della Castelli - Partiamo dall'antefatto o, meglio, dalle esatte parole pronunciate da Laura Castelli. "Questa crisi ha spostato la domanda e l'offerta. Se una persona decide di non andare più al ristorante bisogna aiutare l’imprenditore a fare un’altra attività, a non perdere l’occupazione, va sostenuto anche nella sua creatività, magari ha visto un nuovo business nato in questo periodo", ha detto. Frasi che hanno scatenato la rabbia di moltissime persone sui social e le accuse del centrodestra. Soprattutto perché in molti hanno riportato solo la frase "i ristoratori in crisi cambino mestiere".
Gli insulti sui social - Il viceministro in un post su Facebook ha pubblicato alcuni messaggi ricevuti, tutti dal tono estremamente offensivo e volgare. "Un attacco, senza precedenti, alimentato da una campagna di disinformazione montata ad arte da quella parte di opposizione che racconta di voler collaborare, ma preferisce falsificare le mie parole, piuttosto che favorire un dibattito positivo di confronto economico e politico su un tema estremamente importante come quello del sostegno alle imprese che si vogliono innovare", ha scritto la Castelli.
"Un modo di fare politica che fa male al Paese" - Facendo riferimento proprio al modo errato in cui sono state riportate le sue parole, poi condivise da moltissimi sui social, la Castelli ha aggiunto: "Questo becero modo di interpretare la politica fa molto più male al Paese. Dispiace vedere che per qualche like, o per qualche click in più, ci sia invece chi è disposto a tutto questo. Media e opposizioni, soprattutto in questo preciso momento storico, hanno un ruolo estremamente importante".
Gambero Rosso sta con la Castelli - E in sua difesa interviene anche Gambero Rosso, il primo gruppo editoriale multimediale enogastronomico in Italia, che in un lungo articolo spiega proprio come le parole del viceministro dell'Economia siano state male interpretate o, addirittura, strumentalizzate e diffuse in maniera errata e diversa rispetto a quello che era il suo pensiero. Intanto perché "cambiare mestiere non è una cosa di cui vergognarsi", si legge, ma spesso rappresenta "un'opportunità di crescita e una sfida".
"La Castelli ha ragione" - Ma Gambero Rosso aggiunge in maniera diretta e chiara che Laura Castelli "ha ragione". "È deprimente pensare che un intero settore, maturo, cruciale e strategico per l’economia del Paese e per la sua immagine, si sia fatto coinvolgere in un dibattito al ribasso basato su ciò che alcuni titolisti e alcuni influencer senza scrupoli hanno deliberatamente deciso di far dire ad un rappresentante politico", si legge sul sito del gruppo enogastronomico, che sottolinea come le parole del viceministro non solo non vanno contro i ristoratori ma anzi sono "a loro favore". "In particolar modo a favore di quelli tra loro – e sono tanti – che hanno esercitato la loro creatività durante i mesi dell’emergenza sanitaria e che, ci si augura, potranno esercitarla nei lunghi mesi dell’emergenza economica in arrivo".
Supporto alla ristorazione - Insomma secondo Gambero Rosso, le parole della Castelli ribadiscono l'intenzione di supportare e sostenere gli imprenditori della ristorazione. "E di farlo puntando sul patrimonio più importante di cui quest’ultimo è dotato: la creatività. Nessuno dice che il ristoratore non deve fare più il ristoratore. Ma si dice che nell’ambito della ristorazione bisogna rispondere in maniera creativa (con l’aiuto dello Stato perfino) ai cambiamenti di abitudini ed esperienze di consumo", si legge ancora.
Il messaggio - Gambero Rosso conclude poi rivolgendosi proprio ai ristoratori, invitandoli ad attente valutazioni sul difficile momento storico che si sta vivendo: "Cari ristoratori (ma vale per tutti gli imprenditori), stare all’erta rispetto al cambiamento in atto ed essere pronti a cavalcarlo è un suggerimento prezioso da cogliere, non una minaccia da parte di qualcuno".
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