Elezioni Regionali e Comunali, ecco dove si vota nel 2024
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Cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per l'election day, che fissa le elezioni europee all'8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli Comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene invece del tutto eliminato il limite.
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Il Cdm ha approvato anche il decreto legislativo con "disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale" per le partite Iva.
Dal Consiglio dei ministri è arrivato inoltre l'ok al disegno di legge sulla trasparenza nella beneficenza con regole e sanzioni stringenti anche per gli influencer e al disegno di legge con "disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale".
Il Consiglio dei ministri ha poi approvato anche un provvedimento "molto importante e atteso che riguarda gli anziani, nell'esercizio di una delega di una legge che il Parlamento ha approvato qualche mese fa praticamente all'unanimità". Lo ha riferito il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, sottolineando che "dopo il varo della delega è stato costituito un gruppo di lavoro tra le varie amministrazioni interessate, lavoro, salute e presidenza in particolare, e l'esito di questo lavoro è stato uno schema di decreto legislativo approvato in via preliminare che ora andrà all'esame del Parlamento".
Il Consiglio dei ministri, si legge nel comunicato finale, ha anche "approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Tesoro nel capitale di Poste Italiane, tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico. Le modalità di alienazione tenderanno anche a favorire la tutela dell'azionariato diffuso e la stabilità dell'assetto proprietario". Si tratta del calcio d'inizio di un processo di cui ora andranno definiti tutti i dettagli: ma una cosa è certa, all'esito dell'operazione lo Stato manterrà il controllo della società.
La rimozione del limite al numero dei mandati per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti e la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci dei Comuni entro 15 mila abitanti "è il coronamento di un'altra storica battaglia della Lega, nell'interesse dei territori e dei cittadini". È quanto ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente dell'Anci, Antonio Decaro. "La norma che estende il numero dei mandati dei Comuni fino a 15mila abitanti e toglie ogni limite ai Comuni sotto i 5 mila è un passo avanti molto importante. A questo punto diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15mila abitanti".
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