Cena con Renzi, sfilano manager e vip Mille euro per il Pd, tanto paga l'azienda
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A Milano, oltre a parlamentari, eurodeputati ed esponenti del Pd locale, anche tanti professionisti e piccoli imprenditori, avvocati e dirigenti di enti di ricerca. Il premier Renzi chiede "non solo i soldi", ma soprattutto idee, sostegno e anche critiche
Gli ospiti, almeno 800, arrivano intorno alle 20.30, a piedi o in taxi, alcuni in Suv, Porsche e Jaguar. Tra i presenti alla cena a Milano, oltre a parlamentari, eurodeputati ed esponenti del Pd locale, anche tanti professionisti e piccoli imprenditori, avvocati e dirigenti di enti di ricerca. Tutti hanno pagato almeno 1.000 euro (in alcuni casi a carico delle proprie aziende) per finanziare il Pd.
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Tra i presenti nomi famosi di imprese e industrie italiane. Il presidente della Telecom Giuseppe Recchi, l'europarlamentare Alessandra Moretti, la ministra Maria Elena Boschi e il ministro Maurizio Martina. Manager tra cui l'armatore Vincenzo Onorato, il finanziere Guido Roberto Vitale, Matteo Colaninno, Luca Garavoglia patron della Campari e Pierluigi Stefanini di Unipol.
A loro Renzi chiede "non solo i soldi", ma soprattutto idee, sostegno e anche critiche. E quando è il momento delle domande dalla platea invita a essere cattivi. All'amministratore delegato di una multinazionale che lamenta il costo del lavoro in Italia ("I miei dipendenti ricevono un netto del 30% inferiore a quelli tedeschi"), il premier ricorda le risorse in legge di stabilità. A chi gli chiede di scuola dice che "dobbiamo cancellare l'idea che la parola innovazione e merito sia un tabù". "Non so se ci saranno altre cene come questa, ma continuate a darci una mano", conclude.