le sfide in europa e il dossier pnrr

Chi è Raffaele Fitto, il ministro indicato come commissario Ue per l'Italia

Il 55enne ministro per gli Affari europei è figlio del politico Salvatore Fitto, scomparso prematuramente nel 1988. Alle spalle ha un'esperienza da eurodeputato, una da presidente della Regione Puglia e da ministro per gli Affari regionali

30 Ago 2024 - 22:34

Dopo lunghi giorni di trattative e pressioni dal governo italiano per ottenere una delega di peso a Bruxelles, arriva l'annuncio ufficiale da parte del premier Giorgia Meloni. Sarà il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto il nuovo commissario europeo per l'Italia. In questi anni, il ministro ha accumulato una lunga esperienza in Italia e in Europa ed è considerato il candidato più idoneo a ricoprire un ruolo che a Bruxelles avrà un'importanza cruciale per l'esecutivo italiano: quello di ricucire lo strappo creato, all'indomani del voto europeo, con la Commissione nuovamente guidata da Ursula von der Leyen.

L'esperienza politica

 A 55 anni, Fitto ha alle spalle un'esperienza da eurodeputato, una da presidente della Regione Puglia e ministro per gli Affari regionali nel quarto governo Berlusconi. 

Nato a Maglie il 28 agosto 1969, Fitto è figlio del politico democristiano Salvatore Fitto, presidente della Regione Puglia dal 1985 fino alla sua prematura scomparsa in un incidente stradale, nel 1988. È questo l'anno in cui il giovane Fitto inizia la sua militanza nella Dc, con cui viene eletto in consiglio regionale della Puglia nel 1990. Nel 1994 arriva la laurea in Giurisprudenza e, con lo scioglimento della Dc, l'adesione al Partito Popolare Italiano di Rocco Buttiglione, che seguirà nell'alleanza con la neonata Forza Italia. Nel 1995 viene riconfermato in Regione, dove diventerà assessore e vicepresidente. Nel 1999 è eletto parlamentare europeo con Forza Italia. Rimane in carica solo per un anno perché nel 2000 si candida alla guida della Puglia, diventando il più giovane presidente di Regione della storia della Repubblica. Ricandidatosi alle regionali del 2005, è sconfitto per un soffio da Nichi Vendola. L'anno dopo, Fitto approda in Parlamento come deputato FI, e nel 2008 è nominato ministro per gli Affari regionali nel governo Berlusconi IV. Nel 2014 torna a Strasburgo con la vittoria alle europee, ma quello stesso anno si consuma la rottura con Forza Italia a seguito del patto del Nazareno. Il divorzio definitivo arriverà nel 2015.

Le sfide in Europa e la partita del Pnrr

 Alle politiche del 25 settembre 2022 è stato eletto deputato con Fratelli d'Italia. Dal 22 ottobre 2022 è Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr. Sarà proprio questo il dossier più importante su cui si concentrerà l'agenda del nuovo commissario europeo. Con 194 miliardi di euro circa l'Italia è il Paese europeo che ha ottenuto in valore assoluto più fondi, buona parte a debito. Il nostro Paese ha raggiunto finora circa un terzo degli obiettivi concordati piazzandosi al di sopra della media Ue, dietro a Danimarca, Estonia, Francia, Lussemburgo e Malta che però hanno piani molto meno corposi. "L'Italia è, rispetto alla credibilità di una forma di finanziamento come il Next Generation Eu, il primo osservato, perché abbiamo il più grande Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza d'Europa. L'Italia è il Paese che, insieme a Grecia e Romania, ha deciso di prendere tutta la parte a debito - aveva detto lo stesso Fitto alcuni giorni fa intervenendo al meeting di Rimini -. A fronte di 194 miliardi di Pnrr italiano, 122 sono a debito. Ecco perché la qualità della spesa è così importante".

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