Il sindaco del capoluogo lombardo: "Le facciano ad Avellino". Il vicepremier ribatte seccato: "Chi se ne frega di un fighetto del Pd"
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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ospite a un convegno all'università Bicocca, è tornato a criticare la proposta dal vicepremier Luigi Di Maio delle chiusure domenicali di negozi ed esercizi pubblici. "Se le vogliono fare in provincia di Avellino (dove è nato Di Maio, ndr) - ha detto - le facciano, ma a Milano è contro il senso comune. Pensassero alle grandi questioni politiche, non a rompere le palle a noi che abbiamo un modello che funziona".
Secca la replica di Di Maio. "Per il sindaco di Milano - ha scritto su Facebook - i diritti delle persone sono una rottura di palle. Nessuno vuole chiudere nulla a Milano né da nessun'altra parte, ma chi lavora ha il diritto a non essere più sfruttato. Questo rompe le palle a un sindaco fighetto del Pd? E chi se ne frega!".
Non si è fatta attendere la controreplica di Sala. "Quando il ministro Di Maio avrà lavorato nella sua vita il 10% di quanto ho fatto io, sarà più titolato a definirmi fighetto. Non ho altro da aggiungere", ha scritto su Twitter Sala.
Quando il Ministro Di Maio avrà lavorato nella sua vita il 10% di quanto ho fatto io, sarà più titolato a definirmi “fighetto”. Non ho altro da aggiungere.
— Beppe Sala (@BeppeSala) 10 novembre 2018
Salvini: "Sala irrispettoso, pensi ai problemi di Milano" - "Da milanese mi sembra quantomeno irrispettoso, da milanese e da ministro sto facendo il possibile e l'impossibile per portare più forze dell'ordine a Milano e recuperare aree di legalità alla tranquillità dei cittadini. E, se fossi il sindaco, più che di occuparmi del governo, di Avellino, mi occuperei di alcune zone della mia città assolutamente fuori controllo". E' il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
Mastella a Sala: "Parole a vanvera, indignato come meridionale" - "Non condivido nulla o quasi del programma del M5s, ma sono indignato come meridionale per le parole a vanvera e poco dignitose del collega Sala. Si può esprimere la propria opinione in dissenso ma non così. Francamente non così. Spero che Sala chiarisca e chieda scusa alla città di Avellino". Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.