Professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, la sua nomina favorirà la ricerca integrata tra scienze umane e saperi scientifici
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Tommaso Edoardo Frosini è il primo giurista a entrare nel consiglio di amministrazione del Consiglio nazionale delle ricerche. Frosini, catanese e professore ordinario di Diritto Costituzionale all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, immergerà con il suo programma i saperi scientifici nel fiume delle scienze umanistiche. Proprio a lui quest'anno era toccato l'onore della lectio inauguralis dell'anno accademico dell'Università Suor Orsola Benincasa alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
La nomina di Frosini arriva con un decreto del ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che recepisce l'indicazione della Conferenza permanente Stato-Regione e nel contempo designa anche Gloria Saccani, professore ordinario di patologia clinica all'Università di Parma, scelta nella terna di nomi indicati dalla Confindustria e dall'Unione italiana delle Camere di commercio.
I due nuovi membri affiancheranno, dunque, nel Cda del Cnr, presieduto dall'ingegnere chimico napoletano, Luigi Nicolais, il componente designato dalla Crui, il medico barese Roberto Lagalla, già Rettore dell'Università di Palermo, e il componente eletto dal personale del Cnr, l'ingegnere elettronico napoletano Vito Mocella.
La nomina di Tommaso Edoardo Frosini rappresenta un altro grande riconoscimento del mondo della ricerca alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa, l'unica nel Mezzogiorno con un corso di laurea magistrale in Giurisprudenza a numero programmato, già ai vertici delle classifiche Anvur per l'eccellenza della ricerca, e con il Preside, Aldo Sandulli, già membro del Cepr, il Comitato di Esperti per la Politica della Ricerca del Miur.
"La scelta di un nostro giurista per il Cda - evidenzia Lucio d'Alessandro, Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa e vicepresidente della Crui - rappresenta un legittimo riconoscimento agli Atenei come il nostro che da anni investono su una ricerca integrata tra scienze umane e saperi scientifici, guardando in particolare nella direzione delle nuove tecnologie come facciamo con i laboratori del Centro di Ricerca Scienza Nuova e con la formazione dei giovani dottori di ricerca in Humanities and Technologies".