Problemi soprattutto in Campania e in Puglia, regioni in cui si sono candidati 12 dei 13 nomi sotto la lente. Un solo profilo "problematico" in Valle d'Aosta. Tutto regolare, invece, in Veneto, Liguria, Toscana e Marche
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Sono tredici in tutto i candidati impresentabili alle prossime elezioni regionali (undici per il codice di autoregolamentazione e due per la legge Severino). Nove sono in Campania, tre in Puglia e uno in Valle d'Aosta. Liste pulite invece in Veneto, Liguria, Toscana e Marche. E' quanto emerge dalle considerazioni della Commissione parlamentare antimafia, in base alle verifiche disposte attraverso la Direzione nazionale antimafia. Tra i reati per cui sono imputati o condannati i candidati anche associazione mafiosa, riciclaggio e peculato.
Tredici impresentabili - Sono 13 i candidati alle prossime elezioni regionali stoppati dalla commissione bicamerale antimafia guidata da Nicola Morra. Negli accertamenti - ha precisato quest'ultimo - sono stati presi in esame solo i carichi pendenti e le sentenze inseriti nella legge Severino e nel codice di autoregolamentazione.
In Campania - Sono 9 i nomi che non hanno superato le verifiche sui requisiti per la candidabilità, 5 a sostegno del governatore uscente Vincenzo De Luca e 4 in appoggio allo sfidante Stefano Caldoro. Ecco i nomi: Aureliano Iovine, (Lista Liberaldemocratici Campania), imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso; Carlo Iannace (lista De Luca Presidente) condannato per peculato; Sabino Basso (lista Campania libera- De Luca Presidente) imputato per riciclaggio; con processo a carico per lo stesso reato anche Michele Langella (lista Campania in Europa, a sostegno di De Luca); Francesco Plaitano ("Partito Repubblicano Italiano", per Vincenzo De Luca) con una condanna pendente per estorsione.
Nello schieramento di Caldoro, invece, sono 4 gli impresentabili: Orsola De Stefano (nella lista Lega Salvini Campania), imputata di concussione; Maria Grazia Di Scala (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata anche lei di concussione; Monica Paolino (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di scambio elettorale politico-mafioso; Francesco Silvestro (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputato di concussione.
In Puglia - In Puglia sono tre i candidati al consiglio regionale individuati dalla commissione Antimafia: due candidati nelle liste dell'uscente Michele Emiliano e uno a sostegno del candidato di estrema destra Franco Piero Antonio Bruni. Di seguito i nomi: Raffaele Guido (nella lista di destra estrema Fiamma Tricolore), imputato di vari reati tra cui tentata violenza privata, lesioni aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Silvana Albani (lista Puglia Solidale Verde in sostegno di Emiliano), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose; Vincenzo Gelardi (candidato in Partito del Sud Meridionalisti Progressisti), imputato più volte per trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.
Il candidato valdostano - L'unico candidato problematico in Valle d'Aosta è Augusto Arduino Rollandin, sospeso perché condannato per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio.