Il candidato del centrosinistra: "Si controllano meglio rispetto agli scantinati". Replica il centrodestra: "Servono prima norme per capire chi finanzia le sedi islamiche"
"Sì alla moschea e velocemente". Lo ha detto il candidato sindaco del centrosinistra a Milano, Giuseppe Sala, intervenuto a un incontro con Confcooperative. Alla stessa domanda ha risposto anche lo sfidante del centrodestra, Stefano Parisi, che ha sottolineato che "sono per la libertà di culto, ma esiste un pericolo legato al terrorismo. Prima bisogna avere una norma chi promuove le moschee non sia legato a gruppi fondamentalisti".
"Oggi gli scantinati sono incontrollabili", dice Sala facendo riferimento agli attuali luoghi in cui gli islamici si riuniscono per pregare. Parisi prende invece tempo: "Sono per la libertà di culto, ma esiste un pericolo in Europa, legato al terrorismo. I sindaci italiani, prima di prendere questa decisione, devono avere gli strumenti per avere garanzie, che chi promuove le moschee non riceve finanziamenti da parte di chi è legato al terrorismo". Secondo Parisi, "finché non c'è una norma che chiarisce questo punto fare una moschea può essere rischioso".
Sala: Parisi non è libero da Salvini - "Parisi può parlare di Renzi finché vuole ma dovrebbe dire invece da chi non sono libero io. Lui non è libero da Salvini e questo mi sembra assolutamente certo". Così Sala ha commentato le affermazioni dello sfidante, Stefano Parisi, che ha spiegato come Renzi sia condizionato da Denis Verdini nel governare. "Vedo che a Parisi piace fare queste dichiarazioni pseudo politiche, mi sembrano una follia", ha concluso.
Parisi: Sala costretto a stare con sinistra radicale - "E' evidente che la sinistra radicale in questi anni ha bloccato in maniera importante l'attività della giunta Pisapia, anche Sala sarà molto vincolato". E' stata la replcia di Parisi. "Sala dovrà fare un accordo con Rizzo, immagino, per il ballottaggio quindi anche lui sarà molto vincolato dalla sinistra radicale", ha concluso.