Il premier: "Questo governo tutela la famiglia senza compromettere il riconoscimento giuridico e la legittimazione delle unioni civili"
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Il congresso mondiale delle famiglie in programma a Verona non avrà il patrocinio di Palazzo Chigi. Lo ha annunciato il premier, Giuseppe Conte, spiegando che la concessione era stata data "dal ministro Fontana senza il mio personale coinvolgimento né quello del governo". "Dopo un'attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti - ha aggiunto Conte - ho comunicato al ministro l'opportunità che il riferimento alla presidenza del Consiglio sia eliminato".
"Questo governo - ha spiegato Conte - si propone di tutelare con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio, senza che questo possa in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva". La decisione di Conte arriva dopo una lunga polemica sull'evento in programma dal 29 al 31 marzo e, ha reso noto Conte, "all'esito di un'approfondita istruttoria e dopo un'attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti".
Resta il patrocinio del ministero della Famiglia - Nessun passo indietro, invece, dal ministro Fontana. "Esattamente come annunciato ieri in aula alla Camera - ha risposto Fontana a chi gli chiedeva spiegazioni dopo la decisione del premier - rimane il patrocinio da parte del ministero della Famiglia. Per quanto riguarda il logo e il suo utilizzo, essi fanno capo ad un altro Dipartimento, e quindi la concessione o il ritiro non sono di mia competenza".
Gli organizzatori: "Loghetto non ci intriga" - "La questione del loghetto non ci ha mai intrigato più di tanto, conta la sostanza. Conte ha riconosciuto il valore della famiglia fondata sul matrimonio esattamente in linea con il nostro pensiero e ha distinto le altre forme di convivenza basate su natura affettiva come le unioni civili", è la reazione di Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del congresso. "Quel che ci interessa è che rimanga il patrocinio del ministro della Famiglia Fontana".