braccio di ferro

Congresso sulla famiglia, P. Chigi pronto a sfilare il logo | Di Maio: " Medioevo, non ci sarò", Salvini: "Io invece andrò"

Il sottosegretario del M5s, Vito Crimi, avrebbe deciso di togliere il "marchio" del governo dal sito e dai volantini, mentre potrebbe rimanere solo la scritta del ministero della Famiglia

16 Mar 2019 - 11:18
 © sito-ufficiale

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"Si prepara un festeggiamento di un nuovo medioevo che io non vado a festeggiare". Al vicepremier Luigi Di Maio proprio non scende il World Congress of Families di Verona e, a meno di due settimane dalla kermesse di stampo leghista (29-31 marzo), continua il braccio di ferro sul patrocinio del governo a un evento che non piace al M5s. L'ultima novità sarebbe quella di togliere almeno il logo della presidenza del Consiglio dal sito e dai manifesti del Congresso, anche se ad oggi è ancora lì.

Dunque, per quel marchio governativo in bella vista, secondo quanto riporta il Messaggero, sarebbero partite due lettere con richiesta di spiegazioni ai dipartimenti interessati: Editoria e Famiglia. Il primo di competenza del grillino Vito Crimi (che è depositario del simbolo), il secondo è il ministero, senza portafoglio, del leghista Lorenzo Fontana. Dopo un lungo braccio di ferro pare che il sottosegretario del M5s abbia deciso di togliere il logo del governo dal patrocinio dell'evento, decisione che sarà comunicata all'inizio della prossima settimana, mentre potrebbe rimanere solo la scritta ministero della Famiglia. Un modo per il Movimento di smarcarsi da posizioni che sono troppo distanti.

"Ho visto che su questo congresso di Verona - ha aggiunto Di Maio - ci sono teorie di alcuni partecipanti sulla donna che non mi rappresentano per nulla. Per me la famiglia è sacra, ma io sono per la libertà della donna. Lì si parla della donna come quella che deve stare a casa a cucinare". E sul 'mistero' del patrocinio o meno del Governo, il vicepremier ha aggiunto: "Tutte le istruttorie che hanno aperto a palazzo Chigi per tornare indietro su quel patrocinio io le benedico". Gli ha fatto eco la collega pentastellata, presidente della Commissione Giustizia della Camera, Francesca Businarolo: "L'istruttoria sul presunto patrocinio della Presidenza del Consiglio al congresso mondiale sulla famiglia in programma a Verona chiarirà la faccenda". L'altro vicepremier, invece, conferma la sua presenza: "Ognuno fa quello che vuole - dice Matteo Salvini - : io ci vado con tutto il rispetto per le scelte di vita di ciascuno".

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