Alla 32sima votazione nominati i giuristi Barbera, Modugno e Prosperetti. Grasso-Boldrini: "Soddisfatti ma evitare in futuro situazioni di stallo". Berlusconi: "Nessuno del Centrodestra, è grave. Sciogliere le Camere"
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Ha retto l'intesa tra Pd, M5s e centristi per l'elezione dei membri mancanti della Consulta. Il Parlamento in seduta comune ha eletto, alla trentaduesima votazione, i tre giudici costituzionali: Augusto Barbera ha ottenuto 581 voti, Franco Modugno 609 voti e Giulio Prosperetti 585 voti. Il quorum era di 571 voti. I parlamentari di Fi, Lega e Fdi non hanno preso parte alle votazioni.
Oltre ai tre candidati che hanno superato il quorum, hanno ottenuto voti Sisto (32) Piepoli (24), Raimondi (5) e Luciani (4). L'intesa è stata raggiunta grazie alla tessitura del capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato, di Danilo Toninelli di M5s, e dei capigruppo di Ap, Pi e Sc. La situazione è stata sbloccata da Matteo Renzi che ha reciso forse definitivamente il Patto del Nazareno. Una decisione che esclude Fi, incapace per le sue divisioni di sostenere un proprio candidato. Cosa che ha provocato ulteriori malumori tra gli azzurri e l'ira di Silvio Berlusconi contro la maggioranza.
Fi rimane dunque tagliata fuori dagli accordi istituzionali sulle elezioni degli organi costituzionali per la prima volta dal 1994.
Grasso-Boldrini: evitare situazioni di stallo così prolungato - "L'elezione dei nuovi giudici della Corte Costituzionale è motivo di profonda soddisfazione. A loro vanno i nostri più sentiti auguri di buon lavoro". Così i presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, in una nota congiunta. "Sentiamo il dovere di invitare con ancora maggiore forza i Gruppi parlamentari a una riflessione: e' assolutamente indispensabile evitare che in futuro si creino situazioni di stallo così prolungate".
Fedeli (Pd): prevalso senso responsabilità - "Dopo tante votazioni senza esito era estremamente importante che il Parlamento riuscisse a ricomporre il plenum della Consulta". Lo dichiara la vice presidente del Senato Valeria Fedeli. "L'elezione tre giudici mancanti nella Corte Costituzionale - aggiunge - è un risultato positivo e non scontato, un obiettivo raggiunto perché finalmente a prevalere sono stati il senso di responsabilità e la volontà di adempiere a questo nostro dovere, garantendo così il pieno funzionamento di un organo fondamentale per il lavoro delle nostre istituzioni".
M5s: vince metodo 5 Stelle - "Due volte s'è ricorso al metodo 5 stelle e due volte si è raggiunto l'obiettivo mentre negli altri 30 casi, in cui il M5s non è stato coinvolto, sono stati soltanto buttati via i soldi dei cittadini. Ancora una volta, vince il metodo 5 stelle che ha portato a termine la missione di eleggere alla Consulta personaggi di alto profilo giuridico che sapranno giudicare bene le leggi nel solo interesse ultimo del rispetto della Costituzione". Così i gruppi parlamentari di Camera e Senato del M5s.