Il Parlamento torna a votare in seduta comune alle 18 di martedì
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Ennesima fumata nera alla Camera per l'elezione dei due giudici alla Consulta. Luciano Violante e Donato Bruno non hanno raggiunto il quorum. A nulla sono servite le convergenze di Partito democratico e Forza Italia sui due candidati. Il Parlamento torna a votare in seduta comune alle 18 di martedì, a Montecitorio.
Nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea, pari a 570 voti, ma i capigruppo del Pd Roberto Speranza e di Fi Renato Brunetta assicurano che anche alla prossima votazione si insisterà con il ticket Violante-Bruno. Ognuno di loro avrebbe preso 530 voti. "Con un numero così elevato di voti - spiega Brunetta - non si abbandonano questi candidati, serve un altro sforzo".
Consulta: 107 assenti, 10 nel Pd, 16 in FI e 9 in Ncd - Alla votazione per la Consulta gli assenti sono stati in tutto 107, di cui solo 9 nel Pd, più uno in missione. In FI invece non hanno votato in 16 (4 senatori e 12 deputati), mentre in Ncd non si sono presentati in 9 (5 senatori e 4 deputati). Tutti presenti in SC, mentre in PI non hanno votato in 6 (2 senatori e 4 deputati); nella Lega hanno disertato in 6 (3 deputati, 3 senatori); nel Misto 19 (9 senatori e 10 deputati); 7 di Sel. Maggior numero di assenze nel M5S: 12 senatori e 13 deputati. Tre gli assenti in Gal e 4 in FdI; Autonomie 3.
Casellati, Bene e Balduzzi eletti membri laici - Elisabetta Alberti Casellati, Teresa Bene e Renato Balduzzi risultano eletti membri laici del Csm da parte del Parlamento in seduta comune. I tre hanno superato il quorum previsto di 482 voti. Elisabetta Alberti Casellati avrebbe ricevuto 489 voti, mentre gli altri eletti ne avrebbero ottenuti 486.