Il capo politico spiega che il Movimento valuterà se appoggiare l'esecutivo in un secondo momento e sottolinea: "Reddito cittadinanza punto fermo". All'incontro con i giornalisti non c'era Beppe Grillo
Il Movimento 5 stelle è disponibile ad appoggiare un "governo politico con una maggioranza solida". Questo è quanto ha detto il capo politico Vito Crimi ai giornalisti, all'uscita dall'incontro con Mario Draghi. "Si deve partire dalla maggioranza precedente, che ha ottenuto risultati importanti - ha continuato -. Se si formerà un nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà". Prima della delegazione M5s, Prima del M5s, Draghi aveva incontrato la Lega, che aveva espresso disponibilità al premier incaricato.
"Penso che Fratelli d'Italia stia facendo una cosa utile. In un sistema democratico deve esserci un'opposizione, solo nei sistemi totalitari non c'è. Draghi ha un altissimo gradimento tra il 60-70%. Il restante 30-40%di italiani non ha diritto di rappresentanza parlamentare?". Lo afferma Giorgia Meloni al Tg5, aggiungendo: "Non conosco la squadra di governo, però so che la gran parte della maggioranza Draghi è quella che sosteneva Conte".
"Oggi abbiamo incontrato il presidente incaricato Draghi, di fatto ci siamo 'conosciuti'. Apparteniamo evidentemente a mondi diversi, abbiamo portato i nostri temi e ci siamo confrontati su questi. Da noi nessun giochino, nessun discorso da vecchia politica politicante, ma solo cose da fare per i cittadini di questo Paese. Siamo andati al governo per questo e non tradiremo mai la nostra missione". Lo scrive il Movimento 5 Stelle in post su Facebook. "Noi abbiamo dato la nostra disponibilità al confronto e continueremo a farlo, ci sarà un altro incontro e valuteremo se ci sono le condizioni per avviare questa nuova sfida", si legge ancora.
Il secondo giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi riprenderà alle 15 di lunedìcon il gruppo misto della Camera e si chiuderà martedi' alle 17 con il Movimento 5 stelle. E' quanto prevede il quadro delle nuove consultazioni diffuso nel pomeriggio
"Non conosco una via infallibile per il successo, ma una per l'insuccesso sicuro: voler accontentare tutti". (Platone)". Lo ha scritto su Facebook Beppe Grillo, pubblicando la foto delle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi.
"E' stata riunione molto positiva in cui c'è stato un intervento di Beppe molto importante. Il M5s deve affrontare questo momento compattamente, con il senso di responsabilità che abbiamo avuto per l'intera legislatura. La linea politica è quella espressa dal capo politico e rappresenta esattamente quella del M5s". Lo dice il ministro della giustizia uscente Alfonso Bonafede.
"Dobbiamo guardare sempre il bene dell'Italia, quindi nessun rammarico. Vediamo se si creano le condizioni perché il Paese sia messo in sicurezza al più presto". Lo ha detto il premier uscente Giuseppe Conte fuori da Montecitorio, dopo le consultazioni del Movimento 5 Stelle con il premier incaricato Mario Draghi.
"E' importante che l'attuazione del Recovery Plan sia fatta non solo nell'interesse specifico dei progetti, ma c'è il mondo che ci guarda e giudicherà se l'Italia è un Paese che è cambiato. E noi con le nostre caratteristiche valoriali verificheremo che l'attuazione di quei fondi sia fatta con onestà, trasparenza e nell'interesse dei cittadini". Lo ha detto Vito Crimi dopo le consultazioni con Mario Draghi.
Con gli incontro con Lega e M5s si è chiuso il primo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo, svolto a Palazzo Montecitorio dal premier incaricato Mario Draghi. Lunedì e martedì si terrà un secondo round di confronti. Lunedì mattina Draghi tornerà a incontrare tutti i gruppi parlamentari con due sole eccezioni: Fratelli d'Italia e Liberi e uguali.
"Sono totalmente infondate le notizie su orientamenti assunti su un eventuale appoggio esterno al governo. La posizione del Pd è stata votata dalla direzione nazionale all'unanimità e illustrata al professor Draghi". Così si legge in una nota del Partito democratico.
Il garante del M5s Beppe Grillo, al termine delle consultazioni con Mario Draghi, non ha partecipato alle dichiarazioni alla stampa con il capo politico Vito crimi e i capigruppo Davide Crippa ed Ettore Licheri. Ha infatti lasciato Montecitorio subito dopo le consultazioni.
La delegazione M5s ha ribadito a Mario Draghi che non va toccato il reddito di cittadinanza e il presidente incaricato, ha detto Vito Crimi, si è mostrato "sensibile a questo tema".
Il nuovo governo, ha detto ancora Vito Crimi, deve formarsi "con una vocazione solidale, ambientalista, europeista". E soprattutto deve ripartire "sulla base della vecchia maggioranza, che ha lavorato insieme affrontando la pandemia nel miglior modo possibile. C'è piena consapevolezza delle necessità di dotare il Paese al più presto di un governo che possa adottare tutte le misure necessarie, a partire dai ristori".
"Quando e se si formerà un governo noi ci saremo sempre con lealtà". Lo ha detto il capo M5s Vito Crimi all'uscita dal confronto della delegazione con Mario Draghi. "In un secondo incontro con il premier incaricato - ha continuato - rivaluteremo questa disponibilità. Vogliamo mettere al centro tecnologia e ambiente. Draghi ripartirà dal lavoro fatto, compreso il reddito di cittadinanza". All'incontro con i giornalisti non c'era Beppe Grillo.
E' iniziato l'incontro tra la delegazione del Movimento 5 Stelle, guidata dal garante, Beppe Grillo, con il presidente incaricato, Mario Draghi. Assieme al co-fondatore ci sono il capo politico, Vito Crimi, e i capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa ed Ettore Licheri. Prima dell'inizio, Grillo ha avuto un vertice allargato anche a tutti i ministri pentastellati, cui hanno preso parte Giuseppe Conte e il presidente dell'Associazione Rousseau, Davide Casaleggio.
© Blog ufficiale
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"Noi siamo a disposizione, la Lega è la prima forza politica del Paese, dove governa lo fa con ottimi risultati. A differenza di altri non riteniamo che si possa andare avanti a colpi di no. Grillo, Conte, la Boldrini? Noi siamo diversi, noi non abbiamo pregiudizi, abbiamo parlato del futuro dei nostri figli". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.
"Nessuna tassa, semmai una pace fiscale per aiutare i cittadini. Molto tempo lo abbiamo impiegato sullo sviluppo e crescita". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine dell'incontro con Draghi.
"E' stata mezzora di confronto interessante e stimolamte sui temi concreti sull'idea dell'Italia che per diversi aspetti coincide". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini al termine delle consultazioni con Draghi citando temi come "sviluppo, imprese, crescita imprese e cantieri di cui ha bisogno Italia per ripartire".
"Noi non poniamo condizioni. Altri lo fanno, noi nessuna condizione né su persone né sulle idee. Il bene del Paese deve superare interesse personale e partitico". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine dell'incontro con Draghi.
Primo giorno da leader M5s? "Non mi risulta". Lo dice il premier uscente Giuseppe Conte rispondendo ai cronisti, intercettato prima di arrivare a Montecitorio. E a chi gli chiede se oggi per lui sia un nuovo inizio Conte replica: "Lo saprete".
"Volevo dirvi che non ho cambiato idea. Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi". Lo scrive Alessandro Di Battista in un post su Facebook ricordando le "scelte, propriamente politiche, che il Professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d'Italia, quando diede l'OK all'acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato". "Io ho le mie opinioni su di lui - ha quindi aggiunto -. Ognuno ha le proprie. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un'accozzaglia al governo che potrebbe andare da Leu alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione".
"Draghi ha un profilo prestigioso. Abbiamo detto che lo ascolteremo. E lo faremo partendo dai temi". Così Luigi Di Maio apre a un governo presieduto dall'ex governatore della Bce. "Ho chiesto maturità e responsabilità istituzionale perché lo dobbiamo al Capo dello Stato ma soprattutto al Paese, che sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia recente", ha quindi aggiunto.
"Non voteremo per il governo, poi il tipo di opposizione dipenderà dal quadro generale, dalla squadra, dal programma, dalla discontinuità con il governo precedente". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, in un'intervista al Corriere della sera ribadisce di non voler appoggiare un esecutivo guidato da Draghi, decisione di cui non si dice affatto pentita. Anzi si professa stupita "non poco che tutti gli altri dicano entusiasticamente, ed acriticamente, sì senza sapere nulla sul programma o sulla squadra". "E' bene avere una sentinella, una voce libera, qualcuno che non deve seguire una linea per forza, in un senso o nell'altro. A Draghi ho assicurato che se un provvedimento ci convince ci saremo, anche se si tratterà di votare in passaggi difficili per altri. E lo faremo senza chiedere nulla in cambio", ha quindi aggiunto.
E' iniziato, nella sala Tatarella della Camera, il vertice del Movimento 5 stelle prima delle consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi. Alla riunione ci sono il garante Beppe Grillo, il premier uscente Giuseppe Conte, il capo politico Vito Crimi, tutta la squadra dei ministri e i capigruppo di Camera e Senato. Partecipa anche il presidente dell'associazione Rousseau Davide Casaleggio.
"Oggi è un momento di compattezza con la presenza di tutti, di Grillo, Casaleggio e anche di Conte. Oggi la famiglia si allarga". L'ha detto l'ex capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio arrivando agli uffici della Camera dove si terrà un vertice del Movimento, prima delle consultazioni con il presidente incaricato Mario Draghi.
"Se puoi avere a disposizione nella tua squadra, in questo l'Italia, uno come lui puoi fare tanti gol". Così il deputato della Lega, Claudio Borghi, in un'intervista a La Stampa parlando di Mario Draghi. "Era un avversario quando giocava in Europa ma ora potrebbe giocare con noi e fare tante cose come spendere bene i soldi Recovery Fund, avviare i canteri, rimettere in moto l'economia privata".