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Consultazioni, Renzi a Mattarella: "Disponibili anche ad appoggiare un governo istituzionale" | Zingaretti: "Sosteniamo Conte"

Numeri davvero risicati per l'ipotesi Conte ter, con il leader di italia Viva che critica la maggioranza e parla di "indecorosa caccia a parlamentari"

28 Gen 2021 - 19:32
 © Tgcom24

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Terminata la seconda giornata di consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni del premier Conte. "Andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia. Occorre un governo presto, preferiamo un esecutivo politico ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale", ha affermato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Mentre Nicola Zingaretti ha detto: "Il Pd sostiene l'incarico al presidente Conte, che si è rivelato un punto di sintesi equilibrato". 


"Per riprendere Renzi in maggioranza bisogna capire se Renzi pone un veto su Conte o no, cioè se è vero quello che ha detto al Quirinale o se è vero quello che ha fatto uscire dopo sulle agenzie. Ma se con Renzi i numeri restano risicati, si continuerà a ballare e per questo vogliamo un allargamento della maggioranza. L'ultima parola naturalmente spetta a Mattarella ma ci sono più scenari e si rischia di rotolare ad elezioni". Così Andrea Orlando (Pd). 


"La soluzione di questa crisi passa per una ripartenza del governo Conte e un ampliamento della base parlamentare della maggioranza, senza partire da veti nei confronti di nessuno e nella consapevolezza della difficile fase economica e di emergenza sanitaria che sta vivendo l'Italia". Lo scrivono in una nota i capigruppo di Leu al Senato e alla Camera Loredana De Petris e Federico Fornaro. 




"Abbiamo indicato la disponibilità a sostenere un incarico al presidente Conte che anche nell'ultimo voto di fiducia si è rivelato punto di sintesi ed equilibrio avanzato". Lo dice Nicola Zingaretti, segretario del Partito democratico, al termine delle consultazioni al Quirinale.


"Noi non abbiamo fatto il nome di Conte perché siamo in una fase precedente". Così Matteo Renzi dopo le consultazioni. "Prima si sceglie dove andare, poi si sceglie con quali persone, non siamo ancora a scegliere chi guida, ancora non siamo lì, intanto dove andiamo? Chi sono i membri di questa maggioranza? - chiede Renzi -, c'è chi con noi non si vuole alleare, pensano di fare a meno di noi? In bocca al lupo, alla fine del percorso diremo chi deve guidare la macchina". 


"La caccia al singolo parlamentare fino a oggi non ha prodotto un'altra maggioranza. Chiediamo di fare presto. Siamo pronti a impegnarci se è una maggioranza e se politica, no se raccogliticcia e se populista. Attendiamo di capire nelle prossime ore se la valutazione è voler coinvolgere Itaia Viva e nel caso discutere delle idee". Lo afferma Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale.


"Abbiamo sentito 'mai più con Italia Viva', 'non più con Italia viva', poi 'Iv è irresponsabile e inaffidabile'. Noi pensiamo sia inaffidabile chi non vuole affrontare adesso la questione dei prossimi anni. Non siamo né inaffidabili né irresponsabili ma molto chiari e diretti: abbiamo sentito parole su di noi al limite dell'insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze se ritengono Iv parte o non parte della maggioranza". Lo ha dettto Matteo Renzi, leader di Italia viva, al termine delle consultazioni al Quirinale. "Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha messo veti su noi".


"Disponibili anche ad appoggiare governo istituzionale". Lo ha detto Matteo Renzi al termine delle consultazioni al Quirinale. Il leader di Italia Viva ha, inoltre, aggiunto che "andare ad elezioni sarebbe un errore per l'Italia, rischiamo di perdere l'appuntamento con il Recovery. Occorre un governo presto e abbiamo dato disponibilità al presidente per individuare le soluzioni più opportune, preferiamo un governo politico che istituzionale ma siamo disponibili anche a un governo istituzionale". 




"Se si mettono sul tavolo inizialmente veti sulle persone non si agevola la soluzione della crisi. Occorre avere tutti senso della responsabilità del limite e della realtà. Corriamo il rischio di alimentare un fossato che sta continuando ad allargarsi tra la vita dei cittadini e la politica". Lo ha detto Federico Fornaro di Leu al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Riunione, in gran parte di un gruppo deputati M5S questa mattina. Alla riunione, riferisce una fonte parlamentare presente all'incontro, ha partecipato un numero di deputati superiore alla ventina e "proveniente trasversalmente da tutta la penisola". E al tavolo e' stato sottolineato un concetto: "senza Conte non sarà votata la fiducia a un altro premier". Nella riunione è stato comunque "tenuto presente" che il gruppo è compatto su Conte ma è stata anche rimarcata la necessità di aprire al rientro in maggioranza di Italia Viva.


"Noi siamo coerenti con la necessita di interpretare una visione politica del Paese e non partiamo dai nomi, non poniamo dei nomi oggi". Lo ha detto l'ex ministra Elena Bonetti a Tgcom24, in vista dell'appuntamento di Italia Viva per le consultazioni questo pomeriggio al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


"Ci vuole serietà, non vado al governo a tutti i costi: la parola va data agli italiani: l'unica alternativa è un governo di centrodestra oppure si deve andare al voto" . Cosi' il leader della Lega Matteo Salvini. "Confidiamo - ha aggiunto - in Mattarella, che speriamo non tolleri ancora a lungo questo teatrino, con la caccia disperata al viandante. L'italia non lo merita".



"In questo contesto così difficile un reincarico a Conte ci sembra necessario perché è l'unico punto di equilibrio possibile in questa legislatura. Quello che si deve cercare di fare è dar vita a un governo ancora più autorevole di quello attuale". Così Bruno Tabacci, della componente Centro democratico-Italiani in Europa del gruppo Misto della Camera, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
 


"Non ho parlato con Conte perché non ho un recapito privato del presidente", "ho fatto un errore, chiederò scusa". Lo afferma il senatore Luigi Vitali, raggiunto telefonicamente. "Non mi ha messo una pistola alla tempia e non mi ha fatto offerte. Il nostro era stato un colloquio molto cordiale quindi non sono stato particolarmente corretto nei suoi confronti", aggiunge.


"Saremo disponibili a dialogare con un nuovo premier incaricato che abbia un profilo autorevole, europeista e riformatore, che coinvolga le forze che nel Parlamento europeo sostengono la commissione a guida Ursula von der Leyen". Lo ha detto Emma Bonino, rappresentante del gruppo +Europa, al termine del colloquio con Mattarella. 



"Dopo settimane in cui si sono tentate improbabili soluzioni personali e' finalmente venuto il tempo di seguire la Costituzione, di affidarsi al Capo dello Stato e di parlare con il linguaggio della verità davanti al Paese. La verità, non le veline. La politica, non il populismo". Cosi' il leader di Italia viva Matteo Renzi nella sua enews. 


"Abbiamo manifestato al presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale presidente incaricato con un autorevole profilo europeista e riformatore con una maggioranza più ampia e pari a quella che nella Commissione Ue sostiene Ursula von der Leyen". Lo ha detto Emma Bonino di +Eu al termine dell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


"Ciò che sta mettendo in piedi il presidente del Consiglio è una riedizione del Conte bis, nel perimetro della stessa maggioranza, sostanzialmente con il medesimo programma, senza un'autocritica". Lo afferma il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo!, Giovanni Toti.



"Abbiamo esposto al presidente tutte le nostre preoccupazioni di fronte a una crisi, che si è aperta in modo grave e irresponsabile, anche economica e sociale. Partendo da questa nostra preoccupazione con molta chiarezza abbiamo esposto la nostra convinzione e indicazione, che quella del presidente Conte". Così Loredana De Petris, senatrice e presidente del gruppo Misto al Senato.


"In merito all'annuncio dell'adesione del senatore Vitali al gruppo EUROPEISTI-MAIE-CD di cui abbiano letto ieri sulle agenzie di stampa e mai pervenuta, prendiamo atto della smenitata da parte dello stesso senatore che abbiamo letto stamani sui quotidiani. Ribadiamo comunque la nostra stima nei confronti del collega". Lo dichiarano Raffaele Fantetti e Andrea Causin, presidente e vice presidente del gruppo parlamentare EUROPEISTI-MAIE-CD del Senato.


"Abbiamo espresso al presidente della Repubblica la preferenza per il Conte Ter punto di equilibrio per tutti i partiti che formano questo governo e per dargli stabilita'". Lo ha detto Julia Unterberger (Autonomie Senato) al termine del colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nell'ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo. "Abbiamo confermato al presidente Mattarella l'impegno per la formazione di un governo europeista e abbia all'interno il tema delle autonomie e delle minoranze", aggiunge.


Il senatore Paolo Romani, di Cambiamo (la componente politica che fa riferimento a Giovanni Toti), ha assicurato in un'intervista al quotidiano La Stampa, che da parte sua e dei colleghi Quagliariello e Berutti non ci sarà alcun sostegno a un nuovo governo guidato da Conte. "E' un problema che resta nel perimetro della vecchia maggioranza", ha commentato. "Non siamo interessati ad aggiungerci ai cespugli, con cui Conte non potrà mai fare un governo, perché il nuovo gruppo non
garantisce nulla in termini numerici. E non mi pare ci siano i presupposti per vederlo crescere", ha spiegato Romani.


Per costruire un governo bisogna bandire i toni perennemente polemici che hanno preceduto e accompagnato la crisi aperta da Renzi, "altrimenti non si va da nessuna parte". Lo dice in un'intervista alla Stampa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5s). La linea del M5s "è chiara, Conte è il federatore di questa maggioranza ed è il nome che il M5s sosterrà alle consultazioni". 


Il senatore di Forza Italia Luigi Vitali, che ieri sera aveva annunciato di lasciare FI per andare a sostenere un governo guidato da Conte, ci ripensa e questa mattina in una nota fa sapere: "Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter". Il senatore resta iscritto al gruppo di Forza Italia. 


"Non abbiamo nessuna intenzione di chiuderci nelle nostre stanze a cercare un governo a qualunque costo. Non e' questa la nostra storia e non è questo che serve alla nazione. Prendiamoci cura dell'Italia e credo che la cura giusta sia un governo di legislatura, europeista, repubblicano, che rilanci lo sviluppo, socialmente giusto e attento agli ultimi". Lo scrive il segretario Pd Nicola Zingaretti su Facebook. "Un governo attento alla salute e al futuro degli italiani. Questa crisi non l'abbiamo voluta noi. Ne avremmo fatto volentieri a meno. Ripeto. L'Italia può e deve guarire".

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