L'ex premier chiede alla Schlein dialogo su grandi temi come il salario minimo e offre una mano tesa al governo per il Pnrr: "E' per il bene degli italani, siamo pronti a collaborare"
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Con il Pd "andiamo insieme quando ci sono i presupposti per un progetto politico credibile, lo faremo ancora dove ci saranno le condizioni". Lo afferma il leader M5s Giuseppe Conte. "Io non coltivo l'isolamento - prosegue -, l'obiettivo è battere insieme la destra ma per farlo serve un Movimento in salute, non ridotto a un cespuglio, a meno che non si pensi che il Pd possa arrivare da solo al 40%". Con la segretaria Pd Elly Schlein, aggiunge, "non abbiamo bisogno di chiuderci in nessuna stanza per prometterci reciproca collaborazione, quella si cerca su temi concreti, come il salario minimo, su cui dobbiamo trovare un sintesi".
Le armi in Ucraina - Rispetto alle divergenze sull'invio di armi in Ucraina Conte, sul quotidiano La Stampa, precisa: "Le nostre prese di posizione non sono mica in funzione del Pd, la contrarietà alla strategia militare, che porta a un'escalation, la ribadiamo da molto tempo e lo faremo in ogni occasione possibile".
"Pronti a collaborare per Il Pnrr" - Da Conte poi una mano tesa al governo per provare a salvare il Pnrr. "Il Pnrr è degli italiani, sprecare questa occasione sarebbe un'onta – dice l'ex premier – tra poco diranno che è colpa mia, perché ho portato da Bruxelles troppi soldi e non si riesce a spenderli". Precisa un paio di passaggi: "Io avevo le idee chiare, lo dissi anche a Draghi, rimanendo inascoltato". "Dissi che bisognava concentrarsi sulla dotazione tecnica, per affiancare adeguatamente i centri di spesa, rafforzando le competenze". Ma adesso Conte guarda al futuro: "Ora siamo pronti a collaborare, basta che ci sia trasparenza. Il governo non dica fesserie e tiri fuori tutte le carte".