Scartate le ipotesi di correre come sindaco di Roma e di far parte della squadra del governo Draghi, l'ex premier potrebbe diventare deputato presentandosi nel seggio lasciato vacante da Pier Carlo Padoan con l'appoggio di Pd-M5s e LeU
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Scartata l'ipotesi di correre come sindaco di Roma ("No, grazie") e quella di far parte della squadra del governo Draghi, per Giuseppe Conte si apre una nuova prospettiva, al momento la più papabile: candidarsi alle elezioni suppletive della Camera, nel collegio uninominale di Siena, per il seggio lasciato vacante dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, con il pieno appoggio di M5s, Pd e LeU.
Il collegio 12 della Toscana, Siena e trentacinque Comuni del circondario, è decisamente abbordabile. Pier Carlo Padoan lo ha lasciato dopo essersi dimesso da deputato del Pd a novembre scorso per la sua nomina a presidente di Unicredit.
La candidatura di Conte potrebbe essere non solo il suo ingresso "ufficiale" nel mondo della politica come deputato ma soprattutto un test per misurare la tenuta dell'alleanza elettorale M5s-Pd-LeU. La data delle elezioni è ancora da definirsi, in un articolo del decreto Ristori si parla di urne aperte "entro il 31 marzo", settimana più settimana meno.
Stando alla ricostruzione del Corriere della Sera, la decisione sarebbe già stata presa; Conte ne avrebbe parlato con Di Maio e Grillo, poi avrebbe sottoposto la questione a Goffredo Bettini, che l’avrebbe girata alla segreteria del Pd e via via così, fino a chiudere la quadra già domenica pomeriggio. Anche La Repubblica fiorentina parla di come la probabile candidatura di Conte stia suscitando mal di pancia tra politici e dirigenti locali. Al momento manca un annuncio ufficiale, ma sembra che i giochi siano fatti.