Le parole del leader pentastellato

Conte: "Interrompere il processo di evoluzione del M5s è antidemocratico" | "Benissimo se l'assemblea dice che devo andare a casa"

Il presidente del Movimento 5 Stelle dopo le polemiche con Beppe Grillo: "Bisogna dare voce ai cittadini ed evitare le caste"

21 Set 2024 - 14:00

"Non è possibile interrompere questo processo" di "evoluzione" del Movimento 5 stelle. Questo il pensiero del leader del partito, Giuseppe Conte, ormai sempre più distante dal fondatore Beppe Grillo. "Dire oggi 'un attimo facciamo così, ascoltiamo, blocchiamo, facciamo decidere, questo non lo tocchiamo, questo sì e questo no' significherebbe ammettere una deriva antidemocratica del Movimento 5 stelle e io questo non lo consentirò mai", ha dichiarato l'ex premier. Il presidente pentastellato ha poi ricordato come "il vero principio fondativo del Movimento è dare voce ai cittadini ed evitare le caste". 

"Benissimo se l'assemblea dirà che Conte deve andare a casa"

 "Non riduciamo a una questione di persone" tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, "il movimento è una comunità di uomini e donne che si impegnano tutti i giorni per portare avanti dei principi, delle battaglie", ha spiegato Conte. "Porteremo all'assemblea finale" del Movimento "le proposte" che saranno elaborate dalla comunità del M5s. "E' un processo dal basso, sui bisogni e gli obiettivi strategici, valutati, discussi e poi ci sarà una votazione" da cui "potrà uscire di tutto, è l'assemblea degli iscritti, diranno che Conte va a casa, che Conte non va bene, benissimo, si discuterà. Però abbiamo bisogno di smuovere le acque, in Italia l'astensionismo ha superato il 50%", ha evidenziato.

Il ruolo di Grillo

 Beppe Grillo intende il suo ruolo di garante "come un ruolo da interdittore. In realtà il ruolo del garante è una figura che riconosce il ruolo del fondatore, e anche di chi dovrebbe esprimere un'autorità morale, dovrebbe continuare a essere punto di riferimento, un padre nobile" altrimenti "non funziona perché diventa antidemocratico", ha aggiunto l'ex premier. "Non ho mai parlato male di Grillo, perché non ne ho motivo, non ho motivo di non essere riconoscente rispetto a chi ha realizzato questo progetto con Casaleggio. Un progetto che ovviamente deve evolvere", ha osservato.

Il no di Conte a Renzi

 Giuseppe Conte chiude la porta del campo largo a Matteo Renzi. "Per noi l'etica pubblica viene prima di tutti e se tu prendi i soldi da uno Stato straniero, non puoi dopo fino a ieri votare con Meloni e oggi che perdi le elezioni europee venire da noi e dire 'allora ragazzi che si fa, ci sono anch'io' perché non funziona così", ha detto ancora il leader del M5s al Festival di Open. "Siamo assolutamente per costruire un alternativa" all'attuale governo "ed è ovvio che ci troviamo a lavorare con partiti dell'area progressista ma la possiamo fare non cancellando i nostri principi e i nostri valori". Più che largo, ha concluso Conte, "il campo deve essere coeso".

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