Gli aumenti Iva previsti (e da disinnescare) per il 2019-2021
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Il premier assicura che "stiamo lavorando a una profonda spending review e a un forte contrasto all'evasione" ed esorta i partner Ue: "Basta paradisi fiscali in Europa"
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Evitare l'aumento dell'Iva "non sarà un'impresa facile". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando all'assemblea di Rete Imprese Italia. Per questo, ha aggiunto, "stiamo lavorando ad un'operazione profonda di spending review e stiamo pontenziando il nostro sistema di contrasto all'evasione fiscale".
Conte: "Nessun dubbio, eviteremo l'aumento dell'Iva" - Conte, ritornando sulle sue dichiarazioni, ha poi voluto precisare. "Non ho mai messo in discussione in tutte le mie dichiarazioni il fatto che noi eviteremo l'aumento dell'Iva. Ho anche spiegato - ha aggiunto - come e perché: abbiamo un programma di spending review, una riorganizzazione delle tax expenditure che sono una babele e contiamo di recuperare risorse dalla lotta all'evasione". "Stiamo lavorando, ho detto semplicemente che ci stiamo lavorando ma sul risultato di evitare l'aumento dell'Iva non c'è nessun dubbio".
Salvini: "Non aumenterò l'Iva di un centesimo" - Categorico Matteo Salvini: "Mi rifiuto di aumentare l'Iva anche di un solo centesimo: prima va riformato il sistema fiscale: bisogna avere coraggio e io non mi rassegno".
"Il rigore e l'austerità non funzionano" - Secondo il premier occorre ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni comuni in vista delle elezioni europee. Per raggiungere questo obiettivo, ha chiarito, occorre spirito critico per dire che "il rigore e l'austerità hanno prodotto costi sociali e non hanno rafforzato l'Ue nell'economia globale" ma d'altro canto bisogna anche "rafforzare gli strumenti di democrazia diretta" a partire dal ruolo del Parlamento europeo. Questi gli obiettivi indicati dal governo italiano alla vigilia dell'appuntamento del 26 maggio.
"Politica lontana dai cittadini" Conte ha poi ricordato che "la politica si è mostrata lontana dalle istanze dei cittadini e forse ha dimostrato anche scarso coraggio" in una fase storica molto complessa. "Assenza di coraggio e visione che abbiamo pagato con un duplice deficit - ha aggiunto -: deficit democratico e del governo dell'economia".
"Basta paradisi fiscali in Europa" - "E' necessario - ha sottolineato il premier - avviare in sede europea un serio dibattito di dumping fiscale. Non è possibile che in Ue, in un sistema così integrato, ci siano Paesi che costituiscono nella loro effettività dei paradisi fiscali: competere con loro diventa oltremodo svantaggioso".
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