Il leader dei pentastellati: "Quella del Pd è un'ammucchiata, mai alleanze". Meloni: "Fdl sarà atlantista e al fianco dell'Ucraina"
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Giuseppe Conte annuncia ai vertici M5s: "Niente deroghe al limite dei due mandati, ma nessuno lascerà la politica". E poi torna su Draghi: "Noi non abbiamo voluto la crisi di governo" attaccando i Dem ("Quella del Pd è un'ammucchiata, mai alleanze"). Mariastella Gelmini e Mara Carfagna (quest'ultime fuoriuscite da FI) in conferenza stampa con il segretario di Azione, Carlo Calenda. Lui: "Sconfiggeremo la destra". Giorgia Meloni rassicura: "Un'Italia guidata da Fratelli d'Italia e dal centrodestra sarà affidabile sui tavoli internazionali, atlantista".
"Vorrei che tutti fossero molto attenti alla situazione italiana e quindi che non si faccia una campagna elettorale facendo promesse che non si possono mantenere. Servono molta serietà, verità e responsabilità e penso che Fratelli d'Italia e il centrodestra saranno in grado di farlo". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, intervistata al Tg1.
"Ma alla Nato glielo hai spiegato che ti allei con i filoputiniani? Che ti hanno detto? 'Se pianti un milione di alberi siamo a posto così? Facci sapere. Avanti Savoia". Così il leader di Azione, Roberto Calenda ha replicato alle ultime dichiarazioni di Antonio Tajani di Forza Italia, che aveva scritto su Twitter "nessun italiano acquisterebbe un'auto usata da Carlo Calenda. Io ho servito la Nato vestendo l'uniforme, lui blatera seduto su un divano ai Parioli mentre fa l'assenteista a Bruxelles".
"Ambiguità sulla Russia? Quali ambiguità? C'è una notizia falsa, strumentalizzata per giustificare un tradimento dell'elettorato... Mi spiace per queste persone a livello umano. Un parlamentare che non è più convinto rinuncia al proprio incarico". Lo ha detto il coordinatore di FI Antonio Tajani commentando, in un punto stampa, le dichiarazioni delle ministre ex forziste Mara Carfagna e Mariastella Gelmini passate con Azione.
Francesco Silvestri è il nuovo capogruppo del M5s alla Camera. È questo, annuncia una nota, l'esito del voto con il quale i parlamentari pentastellati a Montecitorio hanno scelto il nuovo Comitato direttivo. Silvestri prende il posto lasciato da Davide Crippa, che si è dimesso in polemica con la linea del partito sulla crisi di governo. Del Comitato fanno parte anche la vice capogruppo Carmela Grippa, il tesoriere Luca Carabetta e i delegati d'Aula Stefania Ascari, Carmen Di Lauro e Riccardo Olgiati. I deputati si aggiungono ai membri tutt'ora in carica: Filippo Scerra, Luigi Gallo, Valentina Barzotti, Luca Sut e Valentina D'Orso.
"Fino a pochi giorni fa non avrei pensato di fare questa scelta. Poi, il 20 luglio, con la fine del governo, l'Italia è stata esposta al rischio in una fase delicata. Non potevo star zitta. Per questo, da oggi, inizia un nuovo percorso con Azione". Lo ha detto Mara Carfagna in un tweet. "Voglio fare questa campagna elettorale a testa alta e a viso aperto, rivendicando il lavoro del governo e senza dire bugie. Per questo ho scelto di candidarmi con Azione. La mia è una scelta di libertà, serietà e soprattutto di verità", ha aggiunto.
"Io vi dico che questa destra non vincerà, gli italiani non cadranno nel tranello di chi dice cose che non accadono e di chi le vuole trascinare in un vortice di sovranismo, urla sguaiate, attacchi, non credo gli italiani vogliano essere declassati da partner di Germania e Francia a partner di Orban". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione.
"La scelta è tra Draghi e Meloni". Così il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, nel corso di conferenza stampa con Carlo Calenda e Mara Carfagna.
"Oggi facciamo una scelta di serietà, di lealtà, di libertà e di verità". Così il ministro per il Sud, Mara Carfagna, durante una conferenza stampa con il leader di Azione Carlo Calenda e il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini. "Ho dovuto scegliere se sottomettermi a una decisione che non condividevo, e che considero un danno per il Paese, oppure lavorare per una forza seria, concreta, che chiede stabilità e governabilità. Credo che questo percorso insieme ci porterà lontano per assicurare che l'Italia possa continuare a essere un Paese serio e affidabile, nel solco di Mario Draghi", aggiunge Carfagna.
"Alle prossime elezioni politiche non troverete, tra i candidati del M5S, chi ha già svolto due mandati. Non cambia, quindi, la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali". Lo annuncia su Facebook il leader del M5s Giuseppe Conte.
"Non ho mai incontrato l'ambasciatore russo né mai avuto conversazioni telefoniche con lui". Lo afferma in una nota il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi smentendo quanto affermato in un articolo di Repubblica circa un colloquio con l'ambasciatore russo in Italia, Razov.
"Non ci saranno deroghe al limite dei due mandati nel M5s". Il leader Giuseppe Conte lo avrebbe già comunicato ai vertici del Movimento, secondo quanto confermano fonti parlamentari.
"Non abbiamo voluto la crisi, abbiamo posto temi concreti sulle priorità e i bisogni urgenti dei cittadini. Di fronte a quei temi non abbiamo avuto risposta, anzi siamo rimasti sorpresi e increduli per l'atteggiamento di Draghi che ha mostrato la volontà di andar via: anche le modalità del confronto in Parlamento ci hanno amareggiato, un atteggiamento sprezzante, non certo di chi voleva andare avanti". Così Giuseppe Conte.
"Sui due mandati la soluzione arriverà in giornata". Lo ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, in diretta a Rtl.
"Quando si va in cabina elettorale e si trova (nella stessa coalizione) uno che dice di essere sovranista e uno che dice di essere europeista, dall'altro lato uno che è per la Russia e uno che è per l'Ucraina, uno che è per il nucleare e uno che è per il no ai termovalorizzatori, allora la gente impazzisce, vota a caso. Bisogna dare valore al voto. In tanti chiedono il voto di pancia io il voto di testa". Lo dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi, su Radio24.
l leader del M5s Giuseppe Conte afferma di non aver "voluto la crisi di governo" ma di aver posto dei temi per noi importantissimi". In una intervista radiofonica l'ex premier ha sottolineato come "di fronte a quei temi non abbiamo avuto risposta. Draghi ha chiaramente manifestato di voler andare via e in Parlamento ha avuto toni sprezzanti". Duro poi con gli ex alleati del Pd: "Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd - dice -. La loro è un'ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare".