Il premier commenta da Bruxelles l'addio al M5s di tre senatori che hanno deciso di passare alla Lega 18 mesi dopo l'inizio della legislatura
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Saranno tanti gli strascichi politici dopo l'addio di tre senatori al M5s per passare alla Lega. Un duro colpo per il Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e un duro colpo da assorbire per l'intera maggioranza, che vede i propri numeri a Palazzo Madama sempre più risicati. Dopo Luigi Di Maio, che ha parlato esplicitamente di mercato delle vacche, è intervenuto il premier Conte il quale, dopo aver mandato un messaggio a tutti i parlamentari che appoggiano il suo governo ("Non conviene scommettere su Salvini, arriveremo fino al 2023") da Bruxelles ha affrontato il tema dei cambi di casacca in corsa: per Conte bisogna trovare una soluzione al più presto.
Una (brutta) abitudine in Italia, quella del "salto" da un gruppo all'altro, tant'è che nel corso della scorsa legislatura il gruppo Misto, al termine dei cinque anni, "chiuse" come secondo gruppo parlamentare in assoluto a livello numerico dopo il Pd, che aveva goduto di un maxi premio di maggioranza.
"Senza voler mortificare la libertà del singolo (sancita dall'articolo 67 della Costituzione che riguarda l’esercizio delle funzioni di parlamentare senza vincoli di mandato, ndr) sarei per rendere più difficili questi passaggi da un gruppo parlamentare all'altro" ha dichiarato il presidente del Consiglio rispondendo a una domanda dei giornalisti al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.
"Senza arrivare ad episodi finiti nella cronaca giudiziaria, questo consentirebbe di misurarsi con le difficoltà sposando le dinamiche e il confronto all'interno di un gruppo - ha aggiunto il premier -. Vorrei che questi passaggi fossero più difficoltosi sulla base dei regolamenti parlamentari e non di altro che poi leda la libertà del singolo".