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Il leader M5s al termine della giornata: "I governi non possono ignorare la piazza di oggi"
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Dopo 8 mesi di guerra scaturita dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, si è tenuta a Roma la marcia "Europe for peace" organizzata da oltre 500 associazioni. Ottima la partecipazione: secondo gli organizzatori si sono raggiunte le 100mila presenze. Tra primi ad aderire il presidente M5s, Giuseppe Conte: "Qui non ci sono bandiere ma cittadini che dicono al governo che vogliamo il negoziato di pace, che la strategia finora seguita non funziona. Qui c'è la maggioranza silenziosa del Paese". Presente anche una parte del Pd, tra cui il segretario Enrico Letta, che però è stato contestato da alcuni partecipanti che lo hanno apostrofato come "guerrafondaio".
La cronaca - E' partito da piazza della Repubblica e ha raggiunto Piazza San Giovanni il corteo della manifestazione per la pace a Roma. In apertura lo striscione Europe for Peace portato da scout e da giovani della Comunità di Sant'Egidio a seguire i rappresentanti delle organizzazioni promotrici e rappresentanti delle istituzioni (sindaci, gonfaloni, presidenti regioni e province). Il corteo si è snodato attraverso via Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana per poi arrivare, dopo avere attraversato via Manzoni, in piazza di Porta di San Giovanni. Moltissime le bandiere arcobaleno e gli striscioni. Davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli ne è stato esposto uno con la parola "Pace" declinata dieci lingue. Il corteo Europe for Peace raggiungerà piazza San Giovanni. "Siamo più di centomila" è la cifra comunicata dagli organizzatori della manifestazione capitolina.
Giuseppe Conte: "Qui con chi vuole il negoziato di pace" - Il leader M5s Giuseppe Conte, arrivato in piazza a Roma per partecipare alla marcia per la pace, ha subito dichiarato: "Qui non ci sono bandiere ma cittadini che dicono al governo che vogliamo il negoziato di pace, che la strategia finora seguita non funziona". Il leader M5s ha poi aggiunto: "Qui c'è la maggioranza silenziosa del Paese". L'ex premier Conte vuole lo stop dell'invio di armi: "Il ministro Crosetto ha detto che sta preparando un sesto invio, bene noi gli diciamo, visto che è stata votata in Parlamento una risoluzione che impone al governo di avere un confronto, non si azzardi questo governo a fare un ulteriore invio di armi senza venire a confrontarsi in Parlamento perché questo è un governo politico e non ha neppure la giustificazione delle larghe intese".
Enrico Letta: "Pace vuol dire fine dell'invasione russa" - "Noi siamo a nostro agio con una piazza che chiede pace, e la pace per noi vuol dire la fine dell'invasione della Russia. Questo è il punto centrale, la fine dell'invasione della Russia". Così Enrico Letta, alla manifestazione per la pace di Roma. Il segretario (uscente) del Pd, sull'invio delle armi, invece, ha dichiarato: "Quando arriverà il decreto" del governo in Parlamento sull'invio delle armi a Kiev "vaglieremo la proposta e se ne parlerà. Abbiamo sempre detto che lavoreremo in continuità con quello che si è fatto e in linea con le alleanze europee e internazionali di cui facciamo parte". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando alla manifestazione per la pace di Roma.
Letta contestato da alcuni manifestanti - "Guerrafondaio, filo americano, vai a casa". Alcuni partecipanti alla manifestazione per la pace in corso a Roma hanno contestato il leader del Pd, Enrico Letta. A chi contestava, altri hanno risposto di non offendere. Secondo i cronisti al seguito del segretario del Pd, non si sono stati altri problemi durante il corteo.
Conte: "I governi non possono ignorare la piazza di oggi" - "Questa è una voce che i governi non possono ignorare e devono ascoltare. Tantissime persone, una mobilitazione imponente che ha gridato la voglia e la necessità di PACE. Donne e uomini, giovani e anziani: uniti dall'unica convinzione che la soluzione al conflitto in Ucraina deve ripartire da un negoziato". Così su Facebook l'ex premier al termine della giornata. "Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte: il Movimento 5 stelle era nelle strade di Roma, al fianco dei cittadini e - conclude - continuerà a opporsi a chi si ostina a raccontarci che le armi sono l'unica soluzione possibile".