Il giurista napoletano è stato eletto dai giudici costituzionali all'unanimità e succede a Mario Morelli. Resterà alla guida della Consulta per tredici mesi
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Giancarlo Coraggio è il nuovo presidente della Corte costituzionale. Napoletano, 80 anni, sposato e con tre figli, è stato in passato presidente del Consiglio di Stato e sono stati proprio i magistrati del massimo organo della giustizia amministrativa ad eleggerlo nel novembre del 2012 giudice costituzionale. A settembre era stato nominato vice presidente della Consulta da Mario Rosario Morelli.
I giudici costituzionali lo hanno eletto all'unanimità, come era accaduto a dicembre 2019 per l'elezione di Marta Cartabia. Tre mesi fa invece il suo predecessore Mario Rosario Morelli era stato scelto a maggioranza: con nove voti a favore, mentre cinque erano andati a Coraggio e uno a Giuliano Amato.
"Sono emozionato, è un momento straordinario" - "Sono emozionato, non lo nascondo - ha detto nella conferenza stampa dopo la sua elezione -. E' un momento straordinario della mia vita. Vorrei ringraziare i colleghi che mi hanno eletto all'unanimità. Si tratta di un riconoscimento non solo della mia anzianità, ma anche una manifestazione di stima e amicizia". Il neopresidente rimarrà in carica fino al 28 gennaio 2022, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.
Dalla laurea in Legge alla Consulta, la carriera di Coraggio - Presidente del Consiglio di Stato nel 2012 su nomina dell'allora capo dello Stato Giorgio Napolitano, ma prima ancora presidente del Tar delle Marche e della Campania, Coraggio ha avuto una carriera fatta di tanti ruoli prestigiosi, Ha ricoperto anche rilevanti incarichi di collaborazione con diversi governi della Repubblica, collaborando così alla stesura di importanti interventi legislativi: dalla riforma sanitaria del 1978 alla prima legge quadro sul pubblico impiego del 1983, a quella sui lavori pubblici del 1994.
Nato a Napoli il 16 dicembre 1940, dopo la laurea in Giurisprudenza Coraggio è diventato nel 1963 procuratore legale. Poi l'accesso in magistratura, che lo ha portato ad attraversare tutte le giurisdizioni. Prima di approdare alla giustizia amministrativa, inizialmente come consigliere di Stato, è stato giudice ordinario dal 1965 al 1969, poi sostituto procuratore generale della Corte dei conti, fino al 1973. E' stato anche giudice sportivo e ha presieduto, dal 2007 al 2012, la Corte di giustizia della Federazione gioco calcio.
Alle funzioni giurisdizionali, Coraggio ha alternato esperienze in ruoli chiave in diversi ministeri. E' stato capo dell'Ufficio legislativo del ministero della Sanità e del ministero dei Trasporti: capo di gabinetto nel ministero dei Lavori pubblici e in quelli del Lavoro e delle Finanze, e ancora con i ministri per le Politiche comunitarie e delle Regioni. E' stato anche capo dell'ufficio coordinamento amministrativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e, dal 1988 al 1992, vice segretario generale.
Eletto giudice costituzionale il 29 novembre 2012 dal Consiglio di Stato, di cui era presidente dal gennaio dello stesso anno, vice presidente della Consulta da settembre, Coraggio alla Corte ha redatto 168 decisioni. E' autore di numerosi scritti sul diritto e sul processo amministrativo. E nel dicembre 1996 gli è stata conferita l'Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.