Il premier ha sottolineato che "il 2021 sarà anche l'anno del Recovery Plan, delle progettualità decisive per il futuro del Paese, quindi rivoluzione green, innovazione e digitalizzazione"
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C'è la "necessità di dotare il Paese di una visione ampia, strutturale, riformatrice. La pandemia rappresenta uno spartiacque, ci ha costretti tutti ad assumere la responsabilità non già di ritornare alla normalità di ieri ma di porre le basi per un nuovo inizio, per una rinascita culturale, sociale, politica ed economica". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a Equologica, sottolineando "la forza delle persone che lavorano nella medesima direzione".
"Lo abbiamo visto nei momenti di difficoltà - ha sottolineato il presidente del Consiglio -, quando il Paese si è stretto in una grande impegno mutualistico. Lo vediamo ancora oggi, in chi si rimbocca le maniche per ripartire. In chi non cede alla frustrazione e al pessimismo. In chi non si stanca di cercare soluzioni per rimettersi in marcia".
Sul Recovery Plan Conte ha specificato che "non è una somma di slogan elettorali ma una precisa agenda politica". Il 2021, ha spiegato, "sarà anche l'anno del Recovery Plan, delle progettualità decisive per il futuro del Paese, quindi rivoluzione green, innovazione, digitalizzazione, investimenti in ricerca e formazione. E poi ancora infrastrutture per una nuova mobilità sostenibile, centralità della salute, attenzione all`inclusione e alla coesione territoriale".
Per il capo dell'esecutivo "non si tratta di vuoti slogan elettorali ma di una precisa agenda politica, e la mia azione è sempre stata orientata all`impegno nella riduzione del divario delle diseguaglianze sociali, alla creazione di una rete solidale per l`inclusione di tutti. E mi permetto anche di sottolineare che centrale sarà anche nel G20 il tema del`empowerment femminile".