Il premier interviene sul Fondo salva-Stati dopo lo scontro nella maggioranza e assicura: "L'ultima parola spetterà alle Camere"
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"La mia posizione è stata molto chiara sin dall'inizio: il Mes è un meccanismo inadeguato e anche insufficiente per reagire a questa sfida epocale". Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, intervenendo nello scontro tra M5s e Pd. Solo alla fine della trattativa Ue "potremo valutare se questa nuova linea di credito pone condizioni, quali condizioni pone, e solo allora potremo discutere se quel regolamento è conforme al nostro interesse nazionale".
"Questa discussione - ha assicurato Conte - dovrà avvenire in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spetterà l'ultima parola. Prima di allora potremo disquisire per giorni e settimane, ma inutilmente. Io, e qui parlo da Premier e da avvocato, prima di dire se un finanziamento conviene o meno al mio Paese voglio prima battermi perché non abbia, in linea di principio, condizioni vessatorie di alcun tipo. Dopodichè voglio leggere e studiare con attenzione il regolamento contrattuale che condiziona l'erogazione delle somme. Solo allora mi sentirò sicuro di poter esprimere, agli occhi del Paese, una valutazione compiuta e avveduta".
Sullo scontro che ha coinvolto anche la sua maggioranza, il premier ha parlato di "un dibattito che rischia di dividere l'intera Italia secondo opposte tifoserie e rigide contrapposizioni". "Discutere adesso - ha ribadito - se vi saranno o meno altre condizioni oltre a quelle delle spese sanitarie e valutare adesso se all`Italia converrà o meno attivare questa nuova linea di credito significa logorarsi in un dibattito meramente astratto e schematico".
Franceschini: "Posizione ragionevole" Per il ministro Dem Dario Franceschini, le parole di Conte sono "ragionevoli e condivisibili". "Non è il tempo di posizioni pregiudiziali, ma occorre sostenere la posizione italiana su mezzi e risorse della Ue per affrontare l'emergenza. Tra questi verificheremo se ci sarà la conferma di uno strumento, Mes o come verrà chiamato, senza condizionalità per affrontare la spesa sanitaria. Ora si può utilmente chiudere questa discussione interna e aspettare le conclusioni del Consiglio Europeo".
Bonafede: "Piena fiducia in Conte, maggioranza sia compatta" Sostegno arriva anche dai Cinquestelle. "Nei confronti del presidente del Consiglio c'è piena fiducia da parte del MoVimento 5 Stelle - ha assicurato Alfonso Bonafede - . Nel prossimo Consiglio europeo la maggioranza dovrà adottare una linea compatta se vorrà riuscire nella difficile trattativa in Europa. Il lavoro di squadra è stato e continuerà ad essere fondamentale nell'affrontare l'emergenza Coronavirus."
Mes, Fico: "Oggi non mi ci affiderei" "Gli strumenti messi in campo sono ancora insufficienti. L'Europa deve comprendere che sta scrivendo una pagina della propria storia. Il fondo salva-Stati non è uno strumento a cui mi affiderei in questo momento". Lo ha detto il presidente Fico intervistato dal Tg2.