Milano e la fase 2, i mezzi pubblici si preparano alla "rivoluzione"
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Il presidente del Comitato chiede l' "immediata acquisizione" del documento secretato. Salvini: "Se è vero, qualcuno ne risponderà"
Il Copasir vuole vederci chiaro sull'App Immuni e sul presunto piano segreto anti-pandemia da coronavirus. Per questo ascolterà in audizione i ministri Roberto Speranza e Paola Pisano, oltre al direttore del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Gennaro Vecchione. Il presidente del Comitato Raffaele Volpi (Lega) chiede poi l' "immediata acquisizione" del documento secretato: "Ci sono connessioni evidenti tra Covid e sicurezza".
Durante l'ultima seduta del Comitato parlamentare per la sicurezza si è parlato dell'esistenza di "un documento secretato in ordine all'epidemia da coronavirus esistente presso il ministero della Salute, del quale si chiede immediata acquisizione, e alle implicazioni connesse con la App Immuni".
Il Copasir ha quindi deciso di "intensificare le proprie convocazioni e il ciclo delle attività ad esso connesse" alla luce "delle connessioni evidenti tra la persistenza dell'emergenza del coronavirus e le implicazioni con la sicurezza della Repubblica".
Il piano mai reso noto per non creare il panico Come riferisce Il Corriere della Sera, nel report di 55 pagine tecnici e scienziati elaboravano in grafici e tabelle i modelli matematici dei contagi in atto a Wuhan, città cinese da cui la pandemia è partita. Nello scenario più catastrofico, con un tasso di contagiosità (R0) superiore a 2, se il nostro Paese non avesse optato per il lockdown i morti sarebbero tra i 600mila e gli 800mila. La prima versione dell’analisi, poi aggiornata fino al 4 marzo, risale al 12 febbraio. Il piano non sarebbe mai stato reso noto per non gettare nel panico la popolazione.
Salvini: "Se il piano segreto è vero, qualcuno ne risponderà" "Se è vero che questo piano 'segreto' è stato tenuto nascosto non solo agli italiani ma anche ai sindaci e ai governatori, sarebbe di una gravità inaudita. Se fosse vero qualcuno ne dovrà rispondere". E' il commento del leader della Lega, Matteo Salvini, durante una diretta su Facebook.
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