L'assessore al Welfare della Lombardia commentando in diretta la situazione e la decisione di isolare la sua regione risponde a distanza al premier Conte
"Speriamo davvero che sia questa la nostra ora più buia, ma è assolutamente necessario che si sappia che spetta a ognuno di noi contrastare il coronavirus: state a casa". In diretta su Tgcom24 l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera risponde a distanza al premier Conte e chiede ancora una volta la massima collaborazione ai lombardi da domenica in zona rossa. "Evitare di infettarsi e di infettare: l'isolamento è l'unica via", aggiunge.
"L'isolamento del Basso Lodigiano ha funzionato perché ha prodotto una flessione di contagi - ha spiegato l'assessore lombardo Gallera in diretta a Tgcom24. - Ora lo stesso deve avvenire in tutta la regione: stare a casa riduce al minimo la diffusione del coronavirus, bisogna evitare ogni tipo di vita sociale".
"In rianimazione non solo anziani" - In serata l'assessore ha poi fatto il punto quotidiano sui numeri del coronavirus in Lombardia. E ha lanciato un monito verso i giovani, che forse si sentono "immuni" alla malattia: "Nelle nostre rianimazioni non ci sono solo anziani". "Coloro che sono nelle terapie intensive non è vero che sono molto anziani: il 22% ha più di 75 anni; ma il 37% ha tra i 65 e i 74 anni e il 33% di persone che sono in terapia intensiva ha tra i 50 e i 64". "L'8% - ha sottolineato Gallera - ha tra
i 25 e i 49 anni". Il secondo cluster più numeroso, ha quindi evidenziato l'assessore, è composto da pazienti tra i 50 e i 64 anni, "persone in forma che sicuramente non hanno un fisico debilitato a cui il Coronavirus crea dei grossi problemi al punto di dover essere intubati". Chi entra in rianimazione deve "rimanerci per un lungo periodo,
poi grazie alla continua ossigenazione dei polmoni può guarire. Ma le terapie intensive - ha chiosato Gallera - vengono utilizzate anche da persone più giovani per un lungo periodo".