Sulla decisione dei governatori di riaprire alcune attività, avverte: "Se ne assumono la responsabilità"
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Il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Francesco Boccia, chiede chiarezza agli scienziati in vista della fase 2, a partire dal prossimo 4 maggio. "Chiedo alla comunità scientifica, senza polemica, di darci certezze inconfutabili e non tre o quattro opzioni per ogni tema" dice Boccia. Ad esempio, "Chi ha già avuto il virus, lo può riprendere? Non c`è risposta".
"Pretendiamo chiarezza, altrimenti non c'è scienza", prosegue Boccia al Corriere della Sera. "Noi politici ci prendiamo la responsabilità di decidere, ma gli scienziati devono metterci in condizione di farlo. I test sierologici sono affidabili?. Non possiamo stare fermi finché non arriva il vaccino".
"Nella fase due entreremo dal 4 maggio - aggiunge il ministro - dobbiamo ancora mantenere la barra dritta", avverte. Ora siamo ancora "nella fase in cui vediamo le prime luci e dobbiamo difendere i risultati raggiunti. Capisco la voglia di uscirne, ma i numeri ci dicono che siamo ancora dentro l`emergenza. Se il presidente Emmanuel Macron prolunga il lockdown all'11 maggio, è perché sa che senza salute non c`è economia".
Riferendosi poi alla scelta di alcuni governatori, come Zaia, di sbloccare attività non previste dal governo, Boccia aggiunge: "I presidenti che vogliono riaprire se ne assumono la responsabilità".