Il ministro dell'Interno: "Le decisioni verranno prese man mano"
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"Se vediamo gli ultimi dati, viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto". Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese che, di fatto, ha annunciato la proroga delle misure restrittive per contenere l'emergenza coronavirus. "La situazione - ha aggiunto - è seguita a vista e le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla sia per decessi sia per contagi".
Intervenuta a Sky Tg24, il ministro dell'Interno ha quindi anticipato quelle che saranno le prossime misure varate dal governo. Il premier Conte le ufficializzerà a breve, eliminando dal campo qualsiasi altra ipotesi, come quella ipotizzata da Renzi, che - prima dell'intervento della Lamorgese - aveva invocato la "riapertura" dell'Italia per "non morire di fame".
Sulla stessa linea della Lamorgese vi sono anche i principali virologi d'Italia, che predicano prudenza. Da Fabrizio Pregliasco a Roberto Burioni, si è alzato forte il coro di chi chiede massima prudenza. Il numero dei contagi, infatti, è ancora troppo elevato, impossibile pensare di allentare le misure necessarie per circoscrivere l'epidemia. Sarà possibile tornare ad avvicinarsi alla normalità solo quando l’ "R0" sarà minore di 1.