LA PRECISAZIONE DEL VIMINALE

Coronavirus, la mascherina resta obbligatoria per l'attività motoria all'aperto | No alla protezione per chi fa jogging

In una circolare il Viminale chiarisce alcuni punti del decreto legge approvato il 7 ottobre

11 Ott 2020 - 18:37
Parco di Villa Doria Pamphili - Roma © Ansa

Parco di Villa Doria Pamphili - Roma © Ansa

Chi fa attività motoria all'aperto dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina. Lo scrive il Viminale in una circolare con alcuni chiarimenti sul decreto legge approvato il 7 ottobre. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi era scritto che dall'obbligo di usare la mascherina erano esentati "i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria", ma nel testo pubblicato in Gazzetta l'esenzione è rimasta solo per chi fa attività sportiva.

Il ministero dell'Interno spiega quindi che chi fa jogging o footing non deve indossare la mascherina. Per attività motoria "deve intendersi la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva. Quindi jogging e footing potranno continuare a svolgersi senza obbligo di mascherina".

La circolare richiama anche l'attenzione su possibili condotte elusive in merito alla sospensione delle attività di ballo, all'aperto e al chiuso, previste dall'ordinanza del ministero della Salute, evidenziando sul punto che l'eventuale offerta di attività danzanti da parte di esercenti di altra tipologia (ristoranti, bar, pub, e simili) è da ritenersi anch'essa interdetta e passibile di sanzioni.

Viene, infine, ricordato ai Prefetti che è già in vigore il divieto per i governatori delle Regioni di introdurre misure riduttive rispetto a quelle prese dal governo per ragioni di salute pubblica, essendo stato perimetrata la loro possibiità di intervento alla sola restrizione rispetto a quando deciso su scala nazionale da palazzo Chigi e ministero della Salute.

Intervistato a Mezz'ora in più su Rai 3, Luigi Di Maio ha parlato della situazione della pandemia in Italia. "Io posso dire una cosa - ha spiegato il ministro degli Esteri -. A febbraio non eravamo assolutamente preparati, non avevamo niente, neanche come filiera produttiva. Adesso abbiamo un Paese che può avere delle disfunzioni, ma si è attrezzato e ha dimostrato di saper affrontare l'emergenza. Questo è un Paese che non deve essere troppo duro con sé stesso. Le terapie intensive sono attrezzate".

Sul vaccino ha poi aggiunto: "Io non dico che siamo all'ultimo miglio. Noi, grazie all'accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino. Dall'inizio dell'anno prossimo inizieremo le vaccinazioni".

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