Dal leader di Italia Viva pesanti critiche all'esecutivo: "E' un decreto che non riduce il numero dei contagiati, ma aumenta il numero dei disoccupati".
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"Servono decisioni basate su valutazioni scientifiche e non su emozioni irrazionali. Dovremo convivere con il virus ancora per qualche mese: occorre organizzarsi in modo lucido, non con scelte improvvisate" e il "decreto è tecnicamente sbagliato perché non poggia su dati scientifici, ma sulle ansie di alcuni ministri". Lo ha detto Matteo Renzi, aggiungendo: "E' un decreto che non riduce il numero dei contagiati, ma aumenta il numero dei disoccupati".
"Fomenta le tensioni sociali di un Paese diviso tra garantiti e non, crea un doppio binario sui ristori economicamente insostenibile nel medio periodo", dice ancora a Repubblica. "L`utilità del Dpcm dal punto di vista sanitario è tutta da dimostrare, mentre è certo sia dannoso a livello economico e sociale".
Renzi precisa: "Auspico che non si arrivi al lockdown, ma è più comprensibile un lockdown serio e spiegato bene come ha fatto Macron che non procedere con decreti continui come fosse una telenovela". "Facciamo un piano serio, anche duro se serve, ma un piano strategico da qui a sei mesi. Non decreti a getto continuo che scadono dopo sei giorni".
Alle accuse di Conte sui 'giochini politici', Renzi risponde: "Questo modo sbrigativo di rispondere alle critiche mi sembra più adatto a un populista che a un premier. Che vuol dire giochini politici? Vorrei ricordare che senza i miei giochini politici di un anno fa oggi Conte farebbe il professore all'università di Firenze e in queste ore si occuperebbe di come funziona la didattica online da Novoli, non di Dpcm. Io faccio politica, non giochini. E suggerisco al premier di farsi aiutare dalla sua maggioranza anziché considerarsi depositario della verità. Vogliamo dare una mano, ma fare politica per noi non è una parolaccia, non siamo populisti noi".