© Ansa
© Ansa
Toti: "E' il nome più prestigioso". Salvini: "Pd e M5s non votino scheda bianca". Vertice Letta-Conte-Speranza per decidere reazione
© Ansa
© Ansa
Il centrodestra alla quinta votazione per eleggere il Presidente della Repubblica voterà un nome tra quelli già proposti nei giorni scorsi. La decisione è stata presa durante il vertice in serata a Montecitorio. Secondo Giovanni Toti, quello della presidente del Senato Casellati è "il nome più prestigioso". "Ho avuto mandato di esplorare tutti i profili, adesso vado e chiamo - ha detto Matteo Salvini -. Conto ci saranno passaggi risolutivi".
"Nella riunione siamo tornati alla terna e poi si è valutato una specie di ballottaggio tra Casellati e Nordio, credo non ci siano altri nomi. Nordio era nella terna ma si sapeva che la terna poteva coprire la Casellati perché figura istituzionale. La mia idea è che se sono furbi, quelli dei 5 Stelle, che hanno votato prima Maddalena e oggi Di Matteo, non volendo Draghi, potrebbero votare Casellati e potrebbero determinare, loro, l'elezione". L'ha detto Vittorio Sgarbi al termine del vertice del centrodestra.
Il vice segretario del Pd Giuseppe Provenzano dice no all'ipotesi di Maria Elisabetta Casellati, nome che potrebbe essere ufficializzato dal centrodestra per l'elezione del Presidente della Repubblica. Provenzano lo fa rilanciando un tweet di ieri del segretario Enrico Letta, aggiungendo "Meglio ribadire". "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo - aveva scritto Letta - sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto".
Pesco "ad ampio raggio, non metto veti nei confronti di nessuno, non vogliamo mettere bandierine, farò di tutto". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini sui nomi che intende sondare per il Colle, al termine del vertice del centrodestra. E a una domanda sull'ipotesi di Frattini, ha risposto: "Ci sono tanti nomi, non fatemi fare nomi e fare torto a tizio e Caio".
Si è appena concluso un vertice a tre a cui hanno preso parte Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Una riunione delle tre delegazioni è stata convocata venerdì mattina alle 8:30 per decidere il comportamento di reazione se sarà confermato il nome di Elisabetta Casellati. Lo si apprende da fonti Dem.
"Ho avuto mandato di esplorare tutti i profili, adesso vado e chiamo. Conto ci saranno passaggi risolutivi domani". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine del vertice di centrodestra. "Spero che gli altri partiti, Pd e M5s, non votino più scheda bianca o astenuto e tutti si prendano le proprie responsabilità".
"I nomi sono quelli presentati. La Casellati non era nella terna ma potrebbe essere un nome spendibile. Se è disponibile, vedremo. E' il nome più prestigioso, ma ne dovrà parlare con Salvini". Così Giovanni Toti al termine del vertice di centrodestra.
Il vertice del centrodestra riunitosi questa sera ha deciso che nella votazione di domani mattina indicherà uno dei nomi di alto livello proposto nei giorni scorsi, dando mandato a Matteo Salvini - previa ogni opportuna interlocuzione - di definirlo entro il nuovo vertice delle ore 9 di domani. Lo si legge in una nota congiunta diffusa al termine del vertice.
E' terminato il vertice di centrodestra a Montecitorio.
Matteo Renzi ha convocato i grandi elettori di Italia Viva per domattina alle 9. Il leader del partito farà il punto a poche ore dalla quinta votazione per il Quirinale.
"Il nome del prossimo Presidente della Repubblica dovrà essere frutto di un percorso di condivisione e non di uno schema in cui una parte ha il diritto di avanzare proposte e l'altra di dire sì o no. Tutte le proposte che dovessero emergere da uno schema del genere sarebbero per noi inaccettabili". Lo affermano fonti del Nazareno.
Il Pd ha convocato per domani alle 9 l'Assemblea dei grandi elettori, nella sala del Mappamondo di Montecitorio. Lo si apprende da fonti parlamentari dem.
E' iniziato a Montecitorio il vertice del centrodestra, con Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e i centristi Luigi Brugnaro, Giovanni Toti, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Antonio De Poli.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, è arrivato alcuni minuti fa alla Camera per il vertice di centrodestra e non ha risposto alle domande dei cronisti.
"Non ho incontrato né sentito alcun potenziale candidato. Neppure Frattini". Così il leader del M5s, Giuseppe Conte.
"Non ci risulta l'ipotesi di Frattini". Lo ha detto la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, arrivando alla Camera con il coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani, per il vertice di centrodestra.
Frattini? "Ma basta provocazioni. Il Pd è un partito serio che non si presta a improvvisazioni raffazzonate, tanto più dopo giornate di giravolte e mancanza di chiarezza". Così rispondono fonti del Nazareno all'ipotesi che Matteo Salvini proponga la candidatura di Franco Frattini alla Presidenza della Repubblica. Le stesse fonti descrivono Enrico Letta "profondamente irritato".
"Usare il presidente del Consiglio di Stato Franco Frattini, una carica istituzionale così autorevole, per spaccare la maggioranza di governo è un segno evidente che non c'è la volontà di trovare una soluzione per il Quirinale. Non possiamo spaccare la coalizione con il centrosinistra, salterebbe anche il governo". Così Laura Castelli, viceministro M5S al Mef, vicina al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
"Siamo tornati al via, un nome già fatto e sul quale abbiamo già abbondantemente espresso le nostre perplessità". È il commento delle capogruppo Pd Simona Malpezzi e Debora Serracchiani all'ipotesi Frattini.
La conferenza dei capigruppo congiunta è convocata per domani alle 10:15 a Montecitorio. Nella riunione si valuterà se tenere due votazioni al giorno per eleggere il presidente della Repubblica.
"L'indecoroso show di chi ha scambiato l'elezione del presidente della Repubblica con le audizioni di X Factor dimostra una sola cosa: bisogna far scegliere il presidente direttamente ai cittadini. Stanno ridicolizzando il momento più alto della democrazia parlamentare". Lo scrive su Twitter il leader di Italia viva Matteo Renzi.
Fonti del centrodestra riferiscono che Matteo Salvini stia lavorando sulla candidatura su Franco Frattini. La Lega non commenta.
Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, è stato nel pomeriggio a Palazzo Chigi per un incontro con il premier Mario Draghi. Non cambia, viene spiegato, la posizione di FI, per cui Draghi deve proseguire il suo lavoro alla guida del governo.
"Non ho sentito né Mario Draghi né Enrico Letta". Così ha risposto Matteo Salvini ai giornalisti che lo hanno incontrato alla Camera.
Se davvero i partiti riuscissero a trovare un'intesa per eleggere domani il nuovo Capo dello Stato, si tratterebbe di un unicum per la storia repubblicana. Mai, infatti, si è verificata l'elezione del nuovo presidente della Repubblica al quinto scrutinio. Nelle precedenti 12 elezioni presidenziali per ben quattro volte il quarto scrutinio è risultato decisivo: Luigi Einaudi nel 1948, Giovanni Gronchi nel 1955, Giorgio Napolitano nel 2006 e Sergio Mattarella nel 2015. Alla sesta votazione è arrivato, nel 2013, il Napolitano-bis ma la storia delle corse al Quirinale è costellata di esempi di elezioni più che travagliate. Il record negativo è quello di Giovanni Leone eletto presidente nel 1971 allo scrutinio numero 23.
Che segnale sono i voti per Sergio Mattarella? "Di stima per il lavoro fatto, ma ha già più volte ribadito di non essere disponibile". Lo dice Matteo Salvini fuori da Montecitorio.
"Il mio obiettivo è tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza. Confido che domani sia la giornata buona". Lo ha detto Matteo Salvini fuori da Montecitorio parlando del voto per il Quirinale.
"Alla fine si è tornati alla casella di partenza...". Un big del Pd sintetizza così il "gioco dell'oca" che ha visto in poche ore bruciare via via candidati per tornare appunto al via: Mario Draghi o Mattarella bis. Due soluzioni che ancora presentano difficoltàtanti nomi bruciati,si torna al via: Draghi-Mattarella ma che al momento appaiono le uniche in campo. Salvo che altri "conigli" vengano tirati fuori dai cilindri dei partiti.
"Offriremo proposte di altissimo livello. Voglio risolvere la questione bene, in fretta, col più ampio consenso. I no li lascio ad altri. Conto di portare sui tavoli alcuni profili che spero raccolgano il sì di tutti. Mi si chiedono personalità al di fuori della politica, senza tessere in tasca, apprezzate a livello nazionale e internazionale". Lo dice Matteo Salvini, fuori da Montecitorio. "Ho fatto un pomeriggio di incontri su persone su cui andare a proporre", aggiunge.
Nella quarta votazione per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica ci sono state 441 astensioni e 261 schede bianche. Voti anche per l'attuale inquilino del Colle Sergio Mattarella (che sale a 166) e per il presidente dell'Associazione nazionale magistrati di Palermo Nino Di Matteo (56). Il quorum richiesto era di 505 voti.
Fumata nera nella quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Nessuno, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico proclamando il risultato dello spoglio, ha raggiunto il quorum. Servirà una nuova votazione, la quinta, prevista per domani a partire dalle 11.
Si è conclusa nell'Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati delle Regioni per eleggere il presidente della Repubblica. Parte ora lo spoglio, che viene effettuato personalmente dal presidente della Camera Roberto Fico.
"Elisabetta Belloni è un profilo alto, ci ho lavorato insieme alla Farnesina. Ma non bruciamo nomi e soprattutto non spacchiamo la maggioranza di governo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
"Io sto lavorando nell'ambito del centrodestra e rimane quella la via maestra, per quanto mi riguarda. Non un nome di partito ma di un'area culturale di centrodestra". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di Sabino Cassese, uscendo dall'aula di Montecitorio.
L'astensione è un modo per contarsi? "Le prove di forza non ci interessano. Noi le proposte le abbiamo fatte. Speriamo di arrivare a un nome il prima possibile. Noi chiediamo di accelerare". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti alla Camera.
Non è d'accordo alla linea scelta dagli alleati la leader di FdI. Secondo Giorgia Meloni infatti "è sbagliato rinviare la conta nel centrodestra".
Il Movimento 5 Stelle conferma la propria "disponibilità immediata" a un incontro con il centrodestra. Lo ha affermato Giuseppe Conte, aggiungendo: "Per il paese lavoriamo 24 ore su 24".
Al via nell'Aula di Montecitorio la quarta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è da questa votazione quello della maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.
"Non diamo deleghe in bianco, ora andiamo ad ascoltare altre forze politiche per capire se c'è un punto convergenza". Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani alla riunione dei grandi elettori azzurri in corso.
"Siamo d'accordo che domani ci siano due votazioni, giusto accelerare". Lo afferma il leader di Leu, Roberto Speranza, dopo il vertice con M5s, Pd e Leu.
Durante il vertice del centrodestra, il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito il "no" a Pierferdinando Casini.
M5s, Pd e Leu oggi voteranno scheda bianca nel quarto scrutinio per l'elezione del capo dello Stato. Lo si apprende dal vertice di centrosinistra
Il centrodestra oggi si asterrà. E' ciò che emerge dal vertice in corso prima della votazione al quarto turno per l'elezione del presidente della Repubblica. La coalizione ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai Grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni - e convergere per dare all'Italia un nuovo Capo dello Stato -, il centrodestra ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione.
"Nessuna coalizione può pensare di eleggere un presidente della Repubblica che sia di parte e non rappresenti tutti". Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, entrando alla Camera. "Le forze del centrodestra sono riunite, aspettiamo l'esito delle loro riflessioni", ha osservato Conte, aggiungendo: "Il fatto che già ieri non ci sia stato un confronto non promette bene. Noi restiamo sempre fiduciosi che si apra la possibilità di un dialogo più serrato per arrivare a una soluzione condivisa".
Pd, M5s e Leu torneranno a vedersi prima dell'inizio della quarta giornata di voto per il presidente della Repubblica. Secondo quanto si apprende si vedranno i leader con i capigruppo
Iv voterà oggi scheda bianca alla quarta votazione. E' quanto si apprende da fonti del partito.
Al via il vertice dei leader del Centrodestra negli uffici del gruppo della Lega a Montecitorio.
"Credo che non si chiuderà oggi, credo si chiuderà domani. Credo che il Centrodestra lascerà passare ancora un giro, e poi domani andranno a più miti consigli. Oggi sarà un'altra giornata di tempo perso". Lo dice il leader di Italia viva Matteo Renzi, aggiungendo "questa è una liturgia che andava bene negli anni '40 e '50".
"Casini? E' una proposta della sinistra, è stato eletto con il Pd". Così il leader della Lega, Matteo Salvini. Ma è stato eletto in passato anche con voi, chiedono i cronisti. E Salvini: "Appunto...".
"Draghi è prezioso lì dov'è. Non a giochini con i premier". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, che poi aggiunge: "Gli altri leader li sento tutti i giorni, porto proposte, abbiano nomi di livello. Non penso che Centrodestra deve dimostrare niente a nessuno, che solo a sinistra hanno persone morali. Non sarò io a proporre nomi di sinistra. Prima si fa meglio è. Non capisco come a sinistra non vada bene nessuno, noi facciamo proposte di livello. Da sinistra nessuna proposta pubblica".
"Alle 10 si terrà una riunione dei Grandi elettori di Forza Italia". Lo ha detto il coordinatore nazionale Antonio Tajani, arrivando a Montecitorio per il vertice del Centrodestra. "Silvio Berlusconi sta bene - ha poi aggiunto -, gli ho illustrato la situazione. Ora valuteremo".
Leu è orientata a votare scheda bianca nella votazione di oggi. E' quanto emerso al termine dell'assemblea dei grandi elettori. Questo, secondo quanto si apprende, se non ci sarà una "forzatura" su un nome del centrodestra.
"Mi sono sentito onorato dall`amicizia di tanti ex colleghi. È un piacere vedere che si e' anche seminato umanamente. Poi però sì che il risultato è il frutto di un impegno personale di Giorgia (Meloni, ndr) e dei due capigruppo che hanno cercato di non farmi fare brutta figura". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, Guido Crosetto, che ha ricevuto ieri 114 voti per la presidenza della Repubblica, dopo che il suo nome è stato proposto dalla leader di Fratelli d'Italia.
"I mille Grandi elettori guardino alle criticità internazionali e sollevino la testa dalla porta di casa nostra. C`è un nome più di tutti autorevole e riconosciuto ed è quello di Mario Draghi". Francesco Rutelli, più volte ministro, ex sindaco di Roma, ex leader democratico, in un'intervista a Repubblica, paragona questa fase allo snodo drammatico in cui nel 1992 venne eletto Oscar Luigi Scalfaro. "Io c`ero, anche allora mancava una regia e concreto era il pericolo di instabilità", ricorda.