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"L'inserimento di un nuovo grado di impugnazione allungherà l'iter d'accertamento dello status dell'immigrato e determinerà il rischio di una permanenza maggiore in Italia di chi potrebbe non avere diritto a soggiornarvi". Lo sottolinea il Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all'unanimità. Il riferimento è all'emendamento al decreto flussi, in base al quale la competenza a decidere sulla convalida dei trattenimenti dovrebbe essere "spostata" dalla sezione "immigrazione" dei Tribunali alla Corte d'Appello. Nella delibera si "invita il ministro della giustizia ad adoperarsi per scongiurare il rischio di un irragionevole aggravamento della già fragile struttura organizzativa delle Corti".