"La dicitura sulla nota di trasmissione della scheda rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato", ha spiegato il ministro
La natura del documento citato da Giovanni Donzelli in Parlamento sul caso Cospito, con la dicitura "limitata divulgazione", "non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati". Lo afferma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che in una nota informa di aver concluso "rapidamente la ricostruzione dei fatti richiesta dopo il dibattito parlamentare" sul caso dell'anarchico al 41 bis e delle dichiarazioni fatte dall'esponente di Fratelli d'Italia in Parlamento.
"La rilevata apposizione della dicitura 'limitata divulgazione', presente sulla nota di trasmissione della scheda, - prosegue - rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione ed esclude che la trasmissione sia assimilabile a un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall'anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria".
I colloqui "tra i detenuti Cospito ed altri, riferiti dall'onorevole Donzelli, non sono stati oggetto di un'attività di intercettazione", ma sono "frutto di mera attività di vigilanza amministrativa", spiega Nordio. Il Guardasigilli, inoltre, sottolinea che" tutta la documentazione idonea a spiegare queste conclusioni sarà illustrata in dettaglio, quando le Camere riterranno opportuno".
"#Tweetmuto". Lo scrive su Twitter il deputato Donzelli, allegando al post la notizia che riporta le dichiarazioni del ministro Nordio, secondo cui il documento riguardante l'anarchico Cospito citato in Aula "non è coperto da segreto".