DOPO LE DIMISSIONI DAL SAN RAFFAELE

Covid, Berlusconi: ho avuto paura, ma malati non devono perdere fiducia

Dopo le dimissioni dall'ospedale San Raffaele di Milano, il leader di Forza Italia torna in prima linea nell'agone politico in vista delle Regionali del 20 settembre

18 Set 2020 - 12:30

"Ho avuto paura, ho sofferto e sono ancora molto prostrato, ma non ho mai smesso di confidare nell'aiuto di Dio e nella professionalità dei medici e degli operatori sanitari, che sono stati straordinari". Così Silvio Berlusconi, inviando inoltre un messaggio a tutti i malati di Covid: "So cosa state provando, ma non perdete la fiducia, è una brutta malattia, ma si può vincere". 

Di nuovo sulla scena politica - Il leader di Forza Italia ha ripreso la sua attività politica, in vista dell'appuntamento elettorale del 20 settembre. E a proposito delle Regionali, in un'intervista a La Stampa, Berlusconi afferma: "Penso che qualsiasi regione sia espugnabile, che le roccaforti rosse non esistano più, che in Toscana abbiamo una brava candidata e una squadra di Forza Italia molto competitiva".

"Nessuna partita è vinta in partenza, ma ci sono tutte le condizioni per vincerla. Sono molto fiducioso anche per la Val d'Aosta. Ci auguriamo tutti che la nostra bravissima Emily Rini possa diventare la prossima presidente di questa splendida regione", aggiunge Berlusconi a La Stampa.

"Stefano Caldoro non è affatto un candidato debole. E' stato il miglior governatore della Campania, ha la competenza, la serietà, la credibilità per far ripartire una regione che ha un disperato bisogno di cambiamento. Questo può avvenire solo grazie alle idee e al metodo di governo di Forza Italia e del centro-destra", continua.

Poi Berlusconi conclude: "La proposta forte di Forza Italia è la lotta contro l'oppressione fiscale, contro l'oppressione burocratica, contro l'oppressione giudiziaria. Questo vale per tutti i livelli di governo, naturalmente declinato secondo le competenze dei diversi organi istituzionali. Forza Italia è ovunque garanzia dei principi liberali: meno Stato, meno burocrazia, meno tasse, un ruolo del pubblico di indirizzo e di coordinamento, più che di gestione o di iniziativa".

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