"Vincere la pandemia e rilanciare il Paese sono le sfide da affrontare", ha detto il premier incaricato. Crimi: "Esecutivo tecnico non fa bene al Paese". Di Battista: "Lo votino i partiti dell'establishment"
Dopo più di un'ora di colloquio con il presidente Mattarella, Draghi ha accettato con riserva l'incarico di formare un nuovo governo. Zingaretti (Pd): "Ora fase nuova". Appello di Franceschini al M5s: "Sostenetelo con noi". Ma Crimi: "L'esecutivo tecnico non fa bene al Paese". Secco no anche di Di Battista: "Lo votino i partiti dell'establishment". Meloni propone al Centrodestra di rimanere uniti dando l'astensione a Draghi.
"Noi vorremmo che questa maggioranza corrispondesse all'appello del Capo dello Stato" ovvero a "una maggioranza larga. Altrimenti se dopo le tarantelle di Renzi dovessimo sottostare a quelle di Salvini non avremmo fatto un grande servizio al Paese". Così il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, sottolineando di voler invitare "tutti a lavorare e a non pensare che un nome forte sia sufficiente, ci vuole un lavoro politico e noi lo stiamo facendo".
Mario Draghi si sta preparando alle consultazioni con le forze politiche: dovrebbe cominciarle domani pomeriggio in uno studio di Montecitorio. Nel frattempo, il presidente del Consiglio incaricato ha fatto rientro in Umbria, a Città della Pieve, dove sta profilando il quadro degli incontri. Grande attenzione anche ai rapporti con le parti sociali che, si ragiona in ambienti politici, potrebbero essere incontrate da Draghi a margine delle consultazioni con i partiti e, sicuramente, in un tavolo di concertazione, a governo fatto.
"Nel quadro del lavoro che si è avviato dopo il conferimento dell'incarico al professor Draghi, pur nel rispetto del confronto che si è aperto tra le forze politiche, è positiva la disponibilità di Pd, M5s e Leu di voler continuare a tenere aperta una prospettiva politica unitaria". Lo dichiara il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell'incontro con il Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali.
"Dalla riunione di questa sera tra Movimento, PD e Leu emerge la volontà di non disperdere il patrimonio comune costruito con grande impegno, nell'ultimo anno e mezzo. Un patrimonio fatto di temi e interventi già realizzati, di misure sulle quali abbiamo condiviso impostazioni e obiettivi. Nel reciproco rispetto per le rispettive posizioni riguardo alla scelta di appoggiare un eventuale governo tecnico a guida Mario Draghi, abbiamo confermato la volontà di mantenere saldo quel leale rapporto che nel tempo è cresciuto e migliorato". Lo afferma in una nota in capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi al termine del vertice serale con il Partito Democratico e Leu.
"Serve un governo politico, basta tecnici. Io ministro? Ma se non so che vuole fare Draghi?". Così il leader della Lega, Matteo Salvini.
"Le regole della democrazia sono molto chiare. E credo che la via democratica alla ricostruzione dell'Italia, sia quella di un governo politico". Lo ha detto Luigi Di Maio all'assemblea M5s, sottolineando che "il punto non è attaccare o meno Draghi. Mario Draghi è un economista di fama internazionale che ha legittimamente e correttamente risposto a un appello del Capo dello Stato. Il punto qui è che la strada da intraprendere a mio avviso è un'altra: quella di un governo politico".
"Da settimane lavoro per tenere unito il centrodestra e se Conte è andato a casa è anche per la compattezza che abbiamo mostrato". Lo afferma Matteo Salvini, che aggiunge: "Ci sono idee diverse. Da segretario del primo partito devo cercare di fare sintesi. La via per uscire da una crisi come questa è ridare la parola agli italiani. Ma non si vota domani mattina, quindi riempiamo questi mesi lavorando per i problemi veri. E andiamo ad ascoltare Draghi".
"Sarò chiara. Non c'è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di FdI al governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragioni". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.
"Quella del voto su Rousseau è una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perché dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo". Lo dice il capo politico M5s Vito Crimi ai gruppi M5s.
Matteo Renzi riunirà i gruppi di Italia Viva questa sera alle 23 in un videoincontro via Zoom.
E' alle 19, a quanto si apprende, la videoconferenza tra il Pd, M5s e Leu. All'incontro partecipano per il Pd Nicola Zingaretti, Andrea Orlando ed i capigruppo.
Per il M5s ci può essere "solo un governo politico; lo diremo con responsabilità e coerenza spiegando che il Paese ha bisogno di questo". Lo avrebbe detto Alfonso Bonafede in assemblea M5s, aggiungendo: "Siamo stati compatti su Conte e dobbiamo continuare a essere compatti. Con Conte il discorso non si chiude qui".
"In questi anni non ci siamo mai preoccupati del consenso, non abbiamo mai approvato leggi porcherie e il no è nel nostro Dna. Quando non sono stato confermato ministro il titolo di Atlantia è schizzato e anche oggi, la più grossa lobby sta dicendo che con Draghi è salva, con noi era morta. Draghi è un tecnico esecutore di ordini degli altri, è un bravo tecnico ma è l 'antitesi di quella umanità che serve oggi. Dobbiamo essere uniti con i nostri in Parlamento, il governo tecnico rappresenterebbe gli interessi di lobby e del più grande lobbista in Parlamento che è Matteo Renzi". Lo ha detto il senatore Danilo Tonintelli all'assemblea dei parlamentari M5s.
"Andiamo a vedere cosa dice Mario Draghi e poi il centrodestra deciderà la insieme". Questa, a quanto si apprende, la posizione espressa dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nel corso del vertice tenuto dalla coalizione di centrodestra a chi ha partecipato via Zoom.
"Giochiamo a carte scoperte". E' la richiesta che, raccontano alcuni presenti, avrebbe fatto Giorgia Meloni durante il vertice del centrodestra. La Meloni, ribadita l'indisponibilità di FdI a sostenere in ogni caso un governo Draghi, e avrebbe proposto una possibile mediazione solo al fine di salvaguardare l'unita' e la compattezza della coalizione: fare tutti un passo intermedio e arrivare ad un voto comune, che non potrebbe in ogni caso spingersi oltre l'astensione.
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha lasciato Palazzo Chigi dopo l'incontro con il premier uscente Giuseppe Conte. Il colloquio è durato oltre un'ora.
Giuseppe Conte non sarebbe disponibile a fare il ministro nel nuovo governo guidato da Mario Draghi. E' quanto si apprende in ambienti M5s, da chi dice di aver sentito il premier uscente nelle ultime ore. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo, non confermano ne' smentiscono l'indiscrezione.
"Io oggi dico agli amici del M5s: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi, a non rovesciare le parti: attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità". Lo dice Dario Franceschini ad Huffington Post. A proposito di responsabilità, gli è stato chiesto, lei sa che Conte è il primo che sta lavorando per far saltare tutto e portare il Paese al voto? "Non mi risulta, e sono convinto che proprio Conte, dopo aver servito il Paese in un momento difficile, sarà coerentemente il primo e più convinto sostenitore di Draghi", risponde.
"Oggi ci ritroviamo con un governo tecnico. Mettete da parte Draghi, al di là della persona, pensate a un governo tecnico, freddo e calcolatore. Al di là di quello che faremo quando e se dovesse nascere questo governo noi saremo condizionati". Lo dice all'assemblea dei gruppi M5S il capo politico Vito Crimi.
Il centrodestra andrà unito alle consultazioni con Draghi? "L'obiettivo è questo, siamo sempre stati compatti e io lavoro per questo". Lo ha detto Matteo Salvini. "Ovviamente per rispetto di tutto il centrodestra e di Mario Draghi non chiedetemi adesso che giudizio daremo, quando ancora non abbiamo ascoltato e capito", ha aggiunto il leader della Lega.
Il premier incaricato Mario Draghi è giunto a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte.
E' durato circa cinquanta minuti il colloquio tra il presidente incaricato, Mario Draghi, e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ora l'ex numero della Bce potrebbe recarsi a Palazzo Chigi per un incontro con il premier uscente, Giuseppe Conte.
"A Draghi assicuriamo una collaborazione fattiva, e chiederemo un confronto a tutto campo, sulle tre emergenze che il Paese deve affrontare: Recovery, vaccini, economia. Sono contento che Draghi parta da consultazioni con gruppi parlamentari e forze sociali". Così il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, durante l'informativa al gruppo.
E' iniziato l'incontro tra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. E' quanto si apprende da fonti parlamentari.
"È importante che le forze politiche che hanno lavorato bene assieme negli ultimi mesi - LeU, Pd e M5S - affrontino in queste ore in modo coordinato la crisi politica in corso". Lo afferma Roberto Speranza (Leu), entrando al ministero.
"Quel che penso e' che il governo Draghi lo debbano votare, semmai i rappresentanti dell'establishment. Lo voti la Meloni che ha gà detto sì, in passato, a governi tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo Pd che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte. Lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del 'sistema' mascherato. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Lo voti FI". Lo scrive in un articolo su Tpi.it Alessandro Di Battista. "Ostacolare l'approdo di Draghi a Palazzo Chigi nulla ha a che vedere con la lotta tra europeismo ed anti-europeismo, ha a che fare con la contesa tra Politica e finanza", scrive.
"Con l'incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall'incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda - ha detto Nicola Zingaretti -. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida per fermare la pandemia. Non bisogna perdere la forza e le potenzialità di un'alleanza con il M5s e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell'Italia. Per affontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il M5s e Leu".
"Sono fiducioso - ha detto ancora Draghi - che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile al Paese".
"La consapevolezza dell'emergenza richiede risposte all'altezza della situazine ed è con questa speranza che rispondo all'appello di Mattarella", ha detto Mario Draghi al termine del colloquio con il presidente della Repubblica.
"Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, rilanciare l'Italia: queste sono le sfide con cui mi confronterò. Abbiamo la possibilità di utilizzare le risorse messe a disposizione dall'Ue. Credo che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la possibilità di dare una risposta positiva alla richiesta del Presidente della Repubblica di guidare un nuovo governo". Questa la dichiarazione di Mario Draghi dopo aver accettato con riserva l'incarico ricevuto dal presidente della Repubblica.
"Lo saprà lui in anteprima?". Così il premier dimissionario Giuseppe Conte intercettato da Sky Tg24 risponde alla domanda su cosa dirà a Mario Draghi. Nessuna risposta, invece, su un eventuale proprio partito.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Mario Draghi l'incarico di formare un nuovo governo e Draghi ha accettato "con riserva". Dopo il colloquio, durato un'ora e dieci minuti, tra il Capo dello Stato e l'ex presidente della Bce, è stato il segretario generale della presidenza della Repubblica Ugo Zampetti a riferirlo, aggiungendo che Draghi parlerà a breve alla stampa.
Al via alla Camera il vertice del centrodestra voluto da Matteo Salvini per trovare una posizione unitaria sul probabile governo Draghi. Ci sono i leader di tutti i partiti della coalizione, compresi i "cespugli". All'incontro anche Giancarlo Giorgetti, il numero due della Lage che ha sempre auspicato che si arrivasse a un governo istituzionale guidato dall'ex presidente della Bce.
Giornata euforica per i mercati, con Piazza Affari che promuove già il possibile governo di alto profilo guidato dall'ex presidente della Bce, Mario Draghi. L'indice Ftse Mib è arrivato a toccare 22.737,50 punti, siglando un +3%. Segnali incoraggianti arrivano anche dallo spread Btp-Bund, con il differenziale tra i titoli italiani e tedeschi in calo poco sopra ai 100 punti.
Un Governo Draghi con i leader politici dentro "a me piacerebbe moltissimo, sarebbe un modello tedesco di grande maturita' per la classe politica del Paese". Lo prospetta il presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti su La 7. "Non so se è l'idea di Draghi, se è il mandato che avrà da Mattarella e se i leader politici saranno disponibili", puntualizza.
Mario Draghi è giunto al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Ora è il momento dei costruttori. Ora tutte le persone di buona volontà devono accogliere l'appello del presidente Mattarella e sostenere il governo di Mario Draghi. Ora è il tempo della sobrietà. Zero polemiche, Viva l'Italia". Lo afferma sui social il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.
"Ringraziamo il presidente Mattarella per aver pazientemente guidato questa grave e insensata crisi, ma ribadiamo che non voteremo un governo tecnico guidato da Mario Draghi". Lo scrive sulla sua pagina Facebook la senatrice M5s Paola Taverna, vicepresidente del Senato. "Riteniamo che l'unica strada giusta sia quella delle elezioni anticipate. I cittadini devono poter scegliere chi dovrà risollevare le sorti di questo nostro Paese", aggiunge.
"Mi sono scontrato su certi dogmi. Mai al partito di Bibbiano, mai con la Lega, mai più con Renzi, mai Tap, mai Tav, salvo poi accorgerci tardi che la politica è più complessa. Serve più lungimiranza. Ho provato a dirlo, ma parlavo al muro", lo dice Emilio Carelli, spiegando il suo addio al M5s. Alla fiducia a un esecutivo guidato da Draghi, "naturalmente, per senso di responsabilità nei confronti del Paese, voteremo sì. E' chiaro che attendiamo di vedere la squadra dei ministri e il programma di governo".
Si terrà alle 12:30, alla Camera, il vertice del centrodestra convocato da Matteo Salvini per fare il punto della situazione dopo la decisione di Sergio Mattarella di convocare Draghi al Quirinale e fare appello alla responsabilità di tutte le forze politiche.
Il problema per la formazione di un nuovo governo "non è il nome della persona. E io l'ho anche detto a questa persona". A chiarirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, secondo il quale, invece, "il punto è che cosa vuole fare e con chi". CLICCA E LEGGI
La Borsa di Milano apre in forte rialzo nell'attesa che l'ex presidente della Bce, Mario Draghi salga al Colle dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il primo Ftse Mib segna un +2,95% a 22.733 punti.
"Non basta dire è arrivato Draghi, viva Draghi: bisogna dargli una mano a individuare e affrontare i nodi, altrimenti non si fa un buon servizio né a lui né al Paese". Ne è convinto il vicesegretario Pd, Andrea Orlando, secondo il quale "ci sono similitudini con il governo Monti ma anche differenze: Draghi come Monti è una personalità che proviene dal mondo economico" ma "la differenza è di quadro: oggi il punto di partenza è più semplice".
"Il Movimento 5 Stelle, già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l'unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi". Lo dice il capo politico M5s, Vito Crimi, in un post su Fb. "Una tale tipologia di esecutivi è già stata adottata in passato, con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani", sottolinea.
"Mi pare molto difficile sostenere un governo di questo tipo". Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e parlamentare di Liberi e Uguali, ad Agorà Rai Tre, sul nuovo governo Draghi.