cosa prevede la costituzione

Crisi di governo, lo scioglimento delle Camere e il voto: ecco le date per le elezioni 2022

Gli italiani potrebbero essere chiamati alle urne il 18, il 25 settembre o il 2 ottobre. Vediamo cosa prevede la Costituzione

21 Lug 2022 - 15:39
 © ansa

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Con la crisi di governo, le dimissioni del premier Mario Draghi e il conseguente scioglimento delle Camere si profilano nuove elezioni per l'Italia: il voto dipenderà da una serie di timing dettati dalla Costituzione. I cittadini potrebbero essere chiamati alle urne per dare un nuovo esecutivo al Paese domenica 18 o 25 settembre o più probabilmente domenica 2 ottobre. Per il 25 settembre potrebbe esserci l’ostacolo della vigilia del Capodanno ebraico, quindi più probabile che si scelga la terza opzione.

Ecco cosa dice la Costituzione - Occorre combinare un complicato puzzle di termini per arrivare a stabilire il giorno dell’apertura delle urne. Secondo la Costituzione le elezioni hanno luogo entro 70 giorni dallo scioglimento delle Camere. In base all'articolo 61, infatti, "le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti". A questa disposizione occorre aggiungere la norma elettorale per cui il decreto che fissa la data del voto deve essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale "non oltre il 45/mo giorno antecedente quello della votazione". Infine va anche considerata la disposizione relativa al voto degli italiani all'estero, che prevede che l'elenco provvisorio degli aventi diritto vada comunicato dal ministero dell'Interno a quello degli Esteri 60 giorni prima della data delle elezioni.

Prima riunione delle nuove Camere intorno al 20 ottobre - Sciogliendo le Camere questo fine settimana, sarebbe possibile votare sia il 25 settembre, se si considera il termine dei 60 giorni, sia il 2 ottobre, in questo caso però partendo da domenica, 24 luglio. Difficile ipotizzare un voto trascorsi soltanto 45 giorni dalla fissazione della data delle elezioni: significherebbe andare alle urne l’11 settembre, con adempimenti e breve campagna elettorale in pieno agosto. Tornando infine all’articolo 61 della Costituzione, nel decreto che fissa la data delle elezioni viene anche indicata quella per la riunione del nuovo Parlamento, che in caso di voto il 2 ottobre e in base ai precedenti potrebbe riunirsi il 21 ottobre.

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