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Crolli post-terremoto a L'Aquila, indagato il neo ministro Gaetano Manfredi: sarà prescritto

Nel 2015 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura de L’Aquila per una relazione contestata dagli inquirenti. Nel frattempo interverrà però la prescrizione

29 Dic 2019 - 00:14
 © Ansa

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Il nuovo ministro della Ricerca, Gaetano Manfredi, risulta indagato per la vicenda del collaudo delle case costruite a L'Aquila dopo il terremoto del 2009. L'inchiesta fu aperta nel 2015 dopo il crollo di un balcone e la scoperta dell'utilizzo di materiali scadenti: Manfredi scrisse una relazione contestata dagli inquirenti. Il processo non è però mai stato istruito e, prima dell'udienza preliminare, interverrà la prescrizione.

Nel 2015 il ministro viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura de L’Aquila assieme ad altre 37 persone, per i crolli verificatisi nella “città nuova” del capoluogo abruzzese.

Come ricostruisce Il Tempo, la vicenda si concluderà con un nulla di fatto per una serie incredibile di contrattempi: intervento della procura di Piacenza, rinvio in Cassazione, trasferimento definitivo a L'Aquila, giudice che si è a lungo ammalato, udienze rinviate, errori di notifica. L'udienza preliminare per stabilire l'eventuale rinvio a giudizio è stata fissata per il 5 febbraio 2020.

Secondo quanto riporta La Repubblica, Manfredi disse che la magistratura "ha valutato solo il collaudo amministrativo. In quello statico avevamo invece declassato i materiali arrivati in cantiere che comunque garantivano la stabilità".

La data del processo, che cade a sei anni dall'inizio delle indagini, non lascia dubbi: interverrà la prescrizione. Anche la nuova legge del ministro Alfonso Bonafede che entrerà in vigore dal primo gennaio cancellando la prescrizione, non potrà intervenire sui procedimenti già avviati per il principio del favor rei.

Manfredi e Edoardo Cosenza, ex assessore regionale alla Protezione civile, facevano parte della Commissione di collaudo e avrebbero attestato la conformità dell'opera realizzata alla legge, al contratto e ai progetti. Un'opera che invece, secondo gli inquirenti, non sarebbe stata a norma.

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