SUL PIANO TECNICO-GIURIDICO

Crosetto, Difesa: "Nessun conflitto di interessi per il caso Aiad"

In una nota del ministero si precisa che "non si ravvisa sul piano tecnico-giuridico alcuna ipotesi di conflitto di interessi o di incompatibilità"

29 Ott 2022 - 10:48
Guido Crosetto, ministro della Difesa © Ansa

Guido Crosetto, ministro della Difesa © Ansa

Per Guido Crosetto non si configura alcun conflitto di interessi. Lo afferma il ministero della Difesa, riferendosi all'ipotizzata incompatibilità "fra l'incarico del ministro (qui la lista completa dei ministri del governo Meloni) e le sue precedenti funzioni di presidente dell'Aiad (Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), oggetto di recenti trasmissioni televisive e articoli di stampa". Nella nota si precisa che "non si ravvisa sul piano tecnico-giuridico alcuna ipotesi di conflitto di interessi o di incompatibilità".

La conclusione del ministero è stata costruita sulla base "degli articoli 2 e 3 della legge n. 215 del 2004 e delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo attribuite al Ministro dagli articoli 4 e 14 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dal 10 al 13 del codice dell'ordinamento militare".

Niente cariche, proprietà o patrimoni "in conflitto" - Nella nota si legge che "per espressa previsione di legge, anche eventuali situazioni di conflitto antecedenti all'assunzione della carica non assumono alcun rilievo in quanto cessate all'atto dell'assunzione della carica stessa". Nessuno status di incompatibilità o di conflitto di interessi è dunque giuridicamente ipotizzabile nel momento in cui il ministro non conserva più cariche, proprietà aziendali o patrimoni personali che in qualsiasi modo possano entrare in rapporto con le attività della Difesa.

E non è tutto. Il ministro della Difesa "non partecipa in alcun caso all'adozione di atti idonei a incidere sul suo patrimonio o su quello del coniuge o dei parenti, in quanto del tutto privo di poteri e funzioni negoziali. Nel settore dell'approvvigionamento degli armamenti, a mente dell'articolo 26 del citato codice, è il Capo di Stato maggiore della Difesa che definisce i requisiti operativi dei sistemi d'arma da approvvigionare ed è il Segretario generale della Difesa che avvia le attività di ricerca di carattere tecnologico e industriale e che presiede alle procedure di acquisizione attraverso le competenti Direzioni tecniche".

"Obiettivi Aiad convergenti con quelli pubblici" - Per quanto riguarda nello specifico il pregresso incarico di Crosetto come presidente dell'Aiad, "per la natura dei settori industriali rappresentati, di chiaro interesse strategico nazionale, l'attuale ministro ha perseguito obiettivi del tutto convergenti con quelli pubblici, rafforzando le capacità delle imprese e la conseguente competitività internazionale mediante la promozione dell'industria italiana della Difesa all'estero". Oltretutto "il ministero della Difesa non ha mai detenuto né detiene alcuna partecipazione nei gruppi industriali di riferimento", aggiunge la nota, annunciando che trasmetterà "le dichiarazione sull'insussistenza di situazioni di conflitto previste dall'articolo 5 della legge 215 del 2004. E confermando che non sussistono nella fattispecie motivi di inconferibilità o incompatibilità".

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