L'autonomia e indipendenza della magistratura costituiscono "un pilastro della nostra democrazia", ha aggiunto il ministro della Giustizia riprendendo le parole di Mattarella. Pinelli ai giudici: "Rispettare il riserbo e la dignità delle persone"
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Nell'arco degli ultimi 30 anni gli omicidi in Italia sono calati in maniera importante. Lo ha sottolineato il Primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Nel corso degli Anni Novanta del Novecento - ha spiegato il magistrato - gli omicidi in Italia erano circa 1.900 ogni anno, in parte cospicua commessi da esponenti della criminalità organizzata", negli ultimi 5 anni si sono ridotti a 300 e nel 2022 sono stati 310. "Si tratta - ha quindi aggiunto Curzio - di un dato cruciale perché colloca l'Italia tra i Paesi più sicuri in Europa e nel mondo".
"Un'ombra inquietante rimane per il fatto che circa la metà degli omicidi sono avvenuti nell'ambito dei rapporti familiari ed affettivi e una parte molto consistente, 122 su 310, vede come vittima la donna, spesso ad opera del partner o ex partner. Il dato è ormai costante, anche se proprio nell'anno appena concluso in leggera flessione", ha aggiunto Curzio, nella relazione con la quale si apre la cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario. Alla cerimonia partecipano oltre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le massime cariche dello Stato.
"Il problema delle risorse è cruciale" in quanto "senza risorse umane, strumentali e finanziarie adeguate non si possono ottenere buoni risultati", per molti anni "si è praticata una linea di intervento sulla giustizia affidato a riforme a costo zero" e per decenni "le assunzioni di personale sono rimaste bloccate, non vi è stato turn over e l'età media del personale è progressivamente cresciuta", ha poi sottolineato il primo presidente della Cassazione, aggiungendo che "di recente vi è stata una inversione di tendenza che si è consolidata con il Pnrr" , malgrado cio' la scopertura dell'organico nelle cancellerie è del 25,11% "ed e' in crescita rispetto all'anno scorso, dato l'alto tasso di pensionamenti". Sul fronte dei magistrati, mancano 1458 toghe in pianta organica, risulta scoperto il 13,7% dei posti, e l'organico è pari a 10558 unità. Questi i dati raccontati da Curzio.
"Altra pesante e grave conferma riguarda gli infortuni sul lavoro (nei primi dieci mesi del 2022 le denunce sono aumentate del 32,9% rispetto allo stesso periodo del 2021) e le malattie professionali (denunce in aumento del 10,6%). Rimane inaccettabile il numero delle morti bianche, che anche quest'anno ha superato il livello di 1.000 casi, con l'inquietante ritmo di tre morti al giorno", ha infine osservato Curzio.
All'inaugurazione dell'anno giudiziario è intervenuto anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha evidenziato che "ogni futura riforma, prima di essere affidata alle valutazioni del Parlamento sovrano, si comporrà attraverso l'ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall'avvocatura, all'accademia e alla magistratura".
L'autonomia e indipendenza della magistratura costituiscono "un pilastro della nostra democrazia, garantita dalla Costituzione, come Lei, signor Presidente, ha voluto ricordare solo due giorni fa", ha poi detto Nordio, rivolgendosi al capo dello Stato. "Sono principi inderogabili, che hanno accompagnato tutta la mia lunga attività professionale di magistrato in Procura. Se non avessi creduto e non credessi nella loro sacralità, non avrei rivestito la toga, come spero di aver fatto, con dignità e onore", ha aggiunto il Guardasigilli.
Nel suo discorso il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli ha invece lanciato un appello alle toghe affinché rispettino sempre la dignità e il riserbo delle persone. Il Csm affronterà "le sfide, numerose e complesse, del sistema giustizia, portando avanti al contempo l'ideale del magistrato che noi riteniamo debba essere perseguito: il magistrato che si distingua per il rigore professionale, per il riserbo in tutti i comportamenti, e per il rispetto della dignità delle persone. L'esercizio del potere giudiziario deve sempre compiersi nel rispetto della sottoposizione alla legge del magistrato e nella piena tutela della dignità della persona", ha dichiarato Pinelli.
Anche il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura ha poi garantito l'indipendenza e l'autonomia della magistratura. "Sento, in questo momento e in questa sede, tutta la responsabilità del compito appena affidato a tutti i nuovi consiglieri, e a me che oggi li rappresento - ha osservato -. Sono, e siamo tutti, consapevoli della delicatezza della funzione che siamo chiamati a svolgere: garantire l'autonomia e l'indipendenza dell'ordine giudiziario, pilastro - come ci ha ricordato il presidente della Repubblica - della nostra democrazia.