Inasprimento delle pene per i reati informatici e obbligo di segnalazione degli attacchi entro 24 ore
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Con 80 voti a favore, 3 contrari e 57 astensioni, mercoledì 19 giugno il Senato della Repubblica ha approvato il ddl di iniziativa governativa per rafforzare la cybersicurezza nazionale. Dopo il placet della Camera di un mese fa, il testo si converte ora in legge. Si tratta di un decreto che risponde alla direttiva Nis2 dell’Unione Europea, entrata in vigore nel 2023, con lo scopo di modernizzare il quadro giuridico esistente in materia di sicurezza informatica.
L’obiettivo principale del decreto è quello di uniformare gli standard italiani e quelli europei, aumentando la resilienza nazionale contro le insidie informatiche.
A riguardo, la direttiva Nis2 amplia l’ambito di applicazione rispetto alla precedente direttiva del 2016, interessando anche “soggetti critici” in settori chiave come energia, trasporti, bancario e salute.
Il recepimento di questa direttiva ha dunque la funzione di modernizzare il quadro giuridico esistente per tenere il passo con la crescente digitalizzazione e l’evoluzione delle minacce alla cybersicurezza. La prospettiva è quella di migliorare ulteriormente le capacità di difesa e risposta agli incidenti degli enti pubblici e privati, delle autorità competenti e dell'UE nel suo complesso.
La direttiva sulle linee guida per un livello elevato di cybersicurezza in tutta l'Unione prevede misure giuridiche per rafforzare il livello generale di sicurezza informatica nell'UE garantendo:
Il decreto si rivolge a:
Il decreto introduce obblighi specifici per soggetti pubblici e privati. Vediamo i punti salienti:
Il decreto è stato accolto con favore dai partiti di governo. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha commentato positivamente il verdetto dell’Aula: “Esprimo apprezzamento e soddisfazione per l'approvazione definitiva del disegno di legge del governo sulla cybersecurity: è un testo che ha trovato arricchimento e positiva integrazione nel percorso parlamentare, grazie anche al contributo emendativo delle opposizioni". E ha aggiunto: "Da oggi l'intero sistema della sicurezza nazionale, e in particolare quello cyber, che è diventato il fronte principale di attacchi da parte di soggetti statuali ostili, viene finalmente dotato di strumenti operativi più adeguati a respingerli”.
Dalla votazione si sono astenuti i gruppi di M5s, Pd, Italia viva e Azione, mentre Avs ha votato no al provvedimento.