BOTTA E RISPOSTA

Da "Viva Trump" di Salvini al "manteniamo la calma" di Forza Italia, il confronto tra alleati sul "nodo-Trump"

Risposte e controrepliche serrate tra Lega e Forza Italia sull'atteggiamento da tenere nei confronti della nuova amministrazione americana dopo lo scontro con Zelensky. Meloni invoca il dialogo. Opposizioni sul piede di guerra

01 Mar 2025 - 17:48
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Ad accendere la miccia politica nel dibattito interno è stato il leader della Lega, Matteo Salvini. Appena terminato lo scontro senza precedenti tra Trump e Zelensky il leader della Lega non ha avuto dubbi sulla posizione da prendere e con chi schierarsi: "Basta con questa guerra, forza Trump” ha scritto sui social allegando uno spezzone del video in cui Trump dice a Zelensky: "Stai giocando d’azzardo con la terza guerra mondiale”.

Mentre il presidente ucraino incassava il sostegno e la solidarietà dell'Europa tutta (eccezion fatta per il leader dell'Ungheria Orban) in Italia il dibattito si è acceso anche tra alleati. Botta e risposta tra Lega e Forza Italia in un giro di repliche e controrepliche serrate. L'interrogativo su come muoversi con la nuova amministrazione americana, che spara alto e poi abbassa (ma sempre molto poco) le pretese, resta al centro degli incontri internazionali e condiziona anche dibattito interno alla maggioranza. 

A stretto giro, la risposta di Forza Italia alla Lega - Il partito ha da subito cercato di abbassare i toni, prima con il vicepremier Tajani e poi con Raffaele Nevi: "Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili .Ognuno esprime le sue posizioni, Matteo Salvini ad esempio lo sappiamo bene, da tempo è molto affascinato da Trump, ma al di là di tutto, noi dobbiamo costruire le condizioni affinché quello che sta accadendo non sfoci in una nuova tensione tra Ue e Usa".

Dura la controreplica della Lega - "La calma invocata da Forza Italia è impersonata dalla loro cara Ursula von der Leyen che sta portando l'Italia e l'intera Europa nel burrone. Trump sta imponendo un cambiamento epocale, se noi stiamo ad aspettare Macron e compagnia, imprese e famiglie italiane ne pagheranno il conto. L'Ue nata come sogno ormai é una gabbia di vincoli, regole assurde, tasse e divieti. Evviva la Libertà, evviva Trump", scrive il deputato e responsabile del dipartimento Esteri della Lega, Paolo Formentini ma l'ultima parola è del ministro Salvini: "Dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della pace. E se a Bruxelles qualcuno ancora usa toni bellici, come quasi tutti i giornalisti italiani, l'Italia ha il diritto e il dovere di lavorare, insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza guerra mondiale, per restituire ai nostri figli un futuro di pace e prosperità".

Il messaggio della premier Meloni - Nelle scorse ore la stessa premier Meloni ha invocato dialogo e unità e da subito ha chiesto un vertice tra l'Ue e gli Usa: "Ogni divisione dell'Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l'hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno". E' necessario - ha continuato - un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall'Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l'Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore".

Opposizioni sul piede di guerra - Dichiarazioni del presidente del Consiglio che non sono bastate alle opposizioni che unite hanno scritto a Fontana e La Russa, rispettivamente presidenti di Camera e Senato, chiedendo che "Meloni venga in Aula a riferire" sulla crisi diplomatica in atto. Netta la posizione del Pd che attacca il governo chiedendo chiarezza: "Meloni venga a riferire in Parlamento. Non può continuare a nascondersi e a scansare la questione di fondo: dove colloca l'Italia nel mondo in questo drammatico frangente? Basta video e comunicazioni tardive, venga in Parlamento già prima del vertice europeo straordinario del 6 marzo"

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