La Lega ha votato contro il M5s sull'emendamento che ridefinisce in modo restrittivo il peculato. L'esame del testo riprenderà mercoledì alle 11
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Il governo è stato battuto nell'Aula della Camera sul voto segreto di un emendamento al ddl anticorruzione. La Lega ha votato contro il M5s sull'emendamento 1.272 che ridefinisce in modo restrittivo il peculato. Nella votazione i sì sono stati 284, i no 239. Ira di Salvini: "Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza".
I 36 franchi tiratori - Sono stati 36 i franchi tiratori nella maggioranza a far andare sotto il governo. Da quanto emerge dal tabulato della votazione segreta infatti i partecipanti al voto nelle file della maggioranza sono stati in tutto 275 (184 di M5s e 91 della Lega), ma a votare contro la proposta di modifica che aveva il parere contrario di commissione e governo sono stati soltanto 239 deputati. Quindi ben 36 esponenti della maggioranza non hanno votato secondo le indicazioni contribuendo all'approvazione della norma. Ma siccome l'emendamento Vitiello è passato con 284 sì hanno pesato anche le assenze: 9 nella Lega (Basini, Bitonci, Cecchetti, Centemero, Fugatti, Legnaioli, Segnana, Tonelli e Zanotelli) e 9 in M5s (Alaimo, Bologna, Dall'Osso, Ficara, Penna, Perconti, Termini, Varrica, Zolezzi). Diversi i deputati in missione, ovvero gli assenti giustificati: 25 nella Lega e 27 in M5s. L'esame del testo riprenderà mercoledì alle 11.
D'Uva (M5s): "Gravissimo così non si va avanti" - "Quello che è accaduto in Aula è un fatto gravissimo. Così non si va avanti". E' quanto affermato in una nota da Francesco D'Uva, capogruppo del M5s alla Camera. "Noi non salviamo i furbetti dalla galera. Chi ha votato sì a un emendamento che va a favore dei delinquenti si sta assumendo una responsabilità enorme agli occhi dei cittadini". La replica indiretta della Lega: "Non siamo stati noi", ha spiegato il capogruppo del Carroccio, Riccardo Molinari.
M5s: "Se cambia ddl anticorruzione, si va a casa" - Senza il ddl anticorruzione così com'è si torna a casa. E' quanto sottolineano alcune fonti parlamentari del M5s. Quanto accaduto darebbe prova che il leader della Lega Matteo Salvini non controlla i suoi.
Salvini: "Nessuna ripercussione governo, mantengo patti" - A gettare acqua sul fuoco ci pensa lo stesso Salvini. "Nessuna ripercussione. Io e la Lega manteniamo i patti: questa votazione bislacca avrà come unico esito quello di accelerare l'approvazione dell'anticorruzione", ha sottolineato il leader della Lega.
Napoli (FI): "Maggioranza si sta sfarinando" - "La bocciatura a voto segreto di un emendamento al ddl Bonafede è la prova materiale che la maggioranza si sta sfarinando. Al termine di giornate di contrasti su ogni tema, dalla giustizia ai termovalorizzatori al ddl sicurezza, e nel giorno in cui lo spread tocca il picco di 330 punti, la maggioranza sconfitta alla Camera su un voto segreto al ddl Bonafede restituisce la fotografia impietosa di un governo che è oltre il limite dello sbando: e' semplicemente finito". Così il deputato di FI Osvaldo Napoli commenta il voto alla Camera.
Delrio (Pd): "Maggioranza divisa sfiducia governo e M5s" - "Una maggioranza divisa e pasticciona boccia il provvedimento bandiera del movimento 5 stelle. Il governo sfiduciato dai suoi deputati risulta sempre più debole e confuso". Lo ha dichiarato Graziano Delrio, presidente del gruppo Pd.