La replica di Renzi: "Liberticida era il fascismo, non la legge"
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E' scontro sul disegno di legge antifascismo firmato dal deputato Pd Emanuele Fiano, che il M5s accusa di essere un provvedimento "sostanzialmente liberticida". La legge, spiegano i Cinque Stelle, punisce anche condotte "meramente elogiative o estemporanee", mentre secondo la Cassazione la "condotta lesiva" non è prevista "in ambito privato". Immediata la replica del segretario Pd, Matteo Renzi, al M5s: "Liberticida era il fascismo, non la legge".
Il ddl che chiede l'introduzione dell'articolo 293-bis del codice penale per punire "chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco", dovrebbe essere da oggi all'esame della Camera. Fiano, scrive Renzi, "sa bene che cosa significa il fascismo, lo conosce sulla sua pelle. E sulla pelle di suo padre, Nedo, sopravvissuto ai campi di sterminio, con il numero ancora tatuato sul braccio".
Renzi: "Non si può riscrivere la storia" - "I Cinque Stelle hanno detto che non sono d'accordo su questa legge. Rispettiamo le opinioni altrui. Ma hanno scritto che questa legge è 'LIBERTICIDA'", continua il segretario Pd. "Amici, intendiamoci bene. Liberticida era il fascismo, non la leggi sull'apologia del fascismo. Liberticida era il fascismo, ripetiamolo, fa bene. Perché le parole sono importanti. Si può non conoscere la geografia. Ma non si può ignorare la storia. Non si può riscriverla. Ognuno voti come gli pare. Ma liberticida era il fascismo e sarà bene dirlo ad alta voce tutti insieme".
Brunetta: "Perché non introdurre l'apologia di comunismo?" - Nel dibattito è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. "Perché non introdurre nella legge Fiano anche l'apologia di comunismo? La storia va letta a 360 gradi, non in un'unica direzione", scrive Brunetta rivolgendosi a Renzi.