La proposta punta a rafforzare la posizione dell'Italia nel settore spaziale. I deputati di Avs espongono in Aula cartelli con scritto: "Giù la Musk"
© Camera dei deputati
Via libera dell'Aula alla Camera al ddl sullo spazio. Il testo è stato approvato con 133 sì, 89 no e 2 astenuti. Il provvedimento, che riguarda la regolamentazione e lo sviluppo dell'economia dello spazio, è stato contestato dalle opposizioni che hanno parlato di un favore a Elon Musk. Il testo, approvato in prima lettura al Senato, va ora al Senato.
La proposta di legge punta a rafforzare la posizione dell'Italia nel settore spaziale e a creare una struttura giuridica adeguata per lo sviluppo delle attività spaziali. La legge ha come obiettivo principale la creazione di un sistema spaziale nazionale che favorisca la collaborazione tra enti pubblici e privati mirando a un accesso più efficiente e sicuro allo spazio. In particolare, il disegno di legge prevede regole chiare per le attività commerciali nel settore spaziale, per garantire che anche le aziende private possano partecipare a progetti spaziali con una regolamentazione adeguata.
Un altro punto fondamentale riguarda la gestione dell’ambiente spaziale, cioè la tutela dello spazio da rifiuti spaziali, come satelliti inutilizzati o detriti che potrebbero rappresentare un rischio per altre missioni. La legge prevede misure per ridurre al minimo i danni ambientali legati alle attività spaziali, promuovendo un uso responsabile delle risorse. Non ultimo, il tema dell'innovazione per incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie spaziali per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese ma anche delle start up innovative in settori come la navigazione satellitare, le telecomunicazioni e l'esplorazione spaziale.
Protestano le opposizioni che vedono nel ddl una serie di favori nei confronti del patron di SpaceX, Elon Musk, con il quale il governo ha dialogato in merito a Starlink. "Anni a parlare di sicurezza, poi arriva Musk e le chiacchiere sulla nazione di Giorgia Meloni svaniscono tutte", scrive sui social Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente Camera. "Abbiamo presentato un emendamento al Ddl Spazio, decisivo per rafforzare l'autonomia strategica dell'Italia e dell'Europa. La destra lo ha bocciato. Sovranisti chi?". "Giù la Musk", è invece la scritta sui cartelli esposti in Aula alla Camera dai parlamentari di Avs al termine dell'intervento della parlamentare Francesca Ghirra che annunciava il voto "assolutamente contrario" a nome del gruppo al ddl spazio.
"Meloni-Musk è il club delle svendite. Del resto, non c'è da sorprendersi, questo Governo ha una chiara filosofia: parlare di sovranità, mentre la regala agli stranieri. Meloni si vanta delle sue amicizie con Musk e Trump, mentre firma leggi che rendono l'Italia subalterna alle grandi multinazionali tecnologiche. Si definiscono sovranisti, ma stanno affidando il nostro futuro spaziale a giganti stranieri senza un vero piano industriale per l'Italia. Si dicono difensori del made in Italy, ma non si preoccupano del fatto che le nostre piccole e medie imprese non avranno alcun accesso ai fondi spaziali. Questo non è un Governo, è un'agenzia di intermediazione per gli interessi dei grandi gruppi stranieri". Così intervenendo in dichiarazione di voto sul ddl Spazio il deputato del M5S, Antonio Ferrara.